Terra Nuda

L’accordo di cooperazione tra Coi e Ciheam, punto per punto

Riuniti nel corso del Consiglio dei membri, i due organismi intergovernativi, il Consiglio oleicolo internazionale e il Centro internazionale di studi agronomici mediterranei avanzati, hanno concordato una serie di elementi su cui è necessario lavorare per migliorare l’intero comparto olivicolo. Il trasferimento tecnologico attraverso attività di formazione e l’inclusione socioeconomica di donne e giovani, rientrano tra le principali questioni affrontate

Olio Officina

L’accordo di cooperazione tra Coi e Ciheam, punto per punto

Durante la plenaria della centoquindicesima sessione del Consiglio dei membri ad Amman, Giordania,il direttore esecutivo Abdellatif Ghedirae Placido Plaza Lopez, segretario generale del Centro internazionale di studi agronomici mediterranei avanzati, Ciheam, hanno firmato un emendamento per migliorare l’accordo di cooperazione, siglato a Tunisi il 15 luglio 2016.

Il documento rafforza le condizioni e le priorità per la collaborazione tra i due organismi intergovernativi.

Le parti concordano su quanto segue:

Aree di cooperazione

  • Promuovere la cooperazione tecnica, la ricerca e lo sviluppo nel settore olivicolo incoraggiando la collaborazione di organizzazioni e/o enti nazionali o internazionali, pubblici o privati;
  • Incoraggiare il trasferimento tecnologico attraverso attività di formazione in settori legati al settore olivicolo organizzando attività internazionali, regionali e nazionali;
  • Mobilitare le rispettive competenze scientifiche e tecniche per attuare studi, progetti di ricerca o sviluppo;
  • Condividere informazioni e conoscenze sul settore olivicolo e partecipare alla promozione delle attività di ciascuna parte all’interno dei rispettivi Stati membri e reti;
  • Contribuire rispettivamente agli eventi organizzati, quali seminari o conferenze, e alle pubblicazioni prodotte.

Attività prioritarie

  • Organizzare e partecipare a seminari tecnici importanti per il settore, in particolare riguardanti le malattie emergenti delle olive e la gestione della Xilella fastidiosa;
  • Sviluppare e attuare programmi specializzati di apprendimento a distanza e mobilità di dottorato;
  • Sviluppare azioni specifiche per promuovere l’inclusione socioeconomica di donne e giovani nel settore olivicolo;
  • Contribuire a rafforzare le strutture e le iniziative regionali per promuovere e sostenere il settore olivicolo;
  • Elaborare una relazione sull’olivo e il settore olivicolo nella regione mediterranea;
  • Sviluppare guide tecniche per il settore.

In apertura, foto di Olio Officina©

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