L’olio alimenta l’eros
E’ il tema filo conduttore della quarta edizione di Olio Officina Food Festival 2015, in programma dal 22 al 24 gennaio a Milano. Presto alcune anticipazioni, per intanto il piacere di comunicare la notizia e raccontarvela in anteprima assoluta. L'olio? Per certi versi salva il nostro residuo di animalità e nutre il desiderio
Le date erano già state comunicate: 22, 23 e 24 gennaio 2015. Il luogo: la città di Milano, nel vivo del centro urbano, ma nell’ambito di una location riconducibile a un palazzo storico quale quello delle Stelline.
L’annuncio del tema lo abbiamo dato a voce, nel corso della presentazione di Osa, Olio Spazio Aerto a Milano, dove ha casa la sede operativa delle Donne dell’Olio. Con me c’era il vignettista e illustratore Valerio Marini. Con lui avevamo già affrontato il tema olio ed eros, durante la seconda edizione, nel gennaio 2013. Per darvi una continuità tematica, vi facciamo scorrere alcune divertenti vignette di quella edizione.
Perché l’olio alimenta l’eros? Lo scoprirete volta per volta, con tante anticipazioni, settimana dopo settimana. Siamo già proiettati nella quarta edizione di Olio Officina Food Festival e ci piace con voi i preparativi.
L’olio, che sul piano strettamente gastronomico si rivela un ottimo veicolatore di sapori (i sapori di un alimento – voi lo sapete – vengono amplificati ed espressi in maniera più evidente quando si impiega l’olio, ma non soltanto l’olio da olive, qualsiasi grasso è in verità un veicolatore di sapori, l’olio da olive all’ennesima potenza), e così, allo stesso modo, l’olio veicola anche il piacere, e in molti sensi.
Veicola il piacere sul piano alimentare, anche in quanto simbolo di un elemento che congiunge e amalgama.
Veicola il piacere anche sul piano più strettamente epidermico, quando utilizzato per nutrire la pelle, per esempio: spalmato sul corpo. L’olio permette alla nostra pelle di far passare gli umori, e i segnali, trasmessi dalla sostanze feroromoniche, consentendo così l’attrazione sessuale tra persone.
E’ da quando i profumi (all’incirca dal 1700) non sono più ottenuti su base oleosa, che i ferormoni sono – come dire? – in qualche modo come trattenuti, allorché si forma una pellicola sulla pelle, che appunto “trattiene” i ferorormoni. Un tempo invece, mentre si utilizzavano profumi a base oleosa, tale occlusione dei pori della pelle non avviene in maniera così significativa. Ecco dunque che un tempo con profumazioni a base oleosa si percepivano meglio e più liberamente i segnali dei ferormoni, e ciascun individuo reagiva di conseguenza.
L’olio, per certi versi, salva il nostro residuo di animalità, quella che garantisce l’autoconservazione della specie. Insomma, queste solo alcune dritte. L’olio alimenta l’eros, ma non trascuriamo nemmeno altre materie prime. L’elemento cibo non è affatto da trascurare sul fronte dell’eros.
Ricordate, dunque: Milano, Palazzo delle Stelline, 22, 23 e 24 gennaio 2015, in corso Magenta 61. Presto le informazioni che attendete sul sito del festival, ovvero QUI.
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