L’olivo della pace
A Città di Castello un incontro per stringere un patto di civiltà. Il comparto olivicolo e oleario italiano non vive una situazione idilliaca. C’è una drammatica crisi che investe dal profondo i vari protagonisti delle filiere agricole, commerciali e industriali. Ma c’è una via d’uscita, se ne parlerà attraverso il segno, altamente simbolico, dell’olivo della pace. Una iniziativa della famiglia Ranieri in collaborazione con Olio Officina
Purtroppo non esiste, nemmeno lontanamente, un sentimento di reciprocità e condivisione tra le parti, e se un tempo si invocava, quale formula propiziatoria, il proposito di “fare sistema”, oggi nemmeno l’intenzione di ricercare una sinergia che metta insieme tutte le componenti del comparto sembra essere una strada praticabile.
Rinunciare ai buoni propositi non è tuttavia una scelta di buon senso, e anche se di fatto può sembrare l’ennesimo e sterile tentativo di riconciliare le parti, tentare una opera di mediazione è un dovere morale al quale non si può in alcun modo rinunciare. Da qui l’impegno a stringere un “patto di civiltà” attraverso il segno, altamente simbolico, dell’olivo della pace.
Mai rinunciare alla storia, anche quando i propositi appaiono impossibili. Così, seppure tale tentativo di conciliazione non giungerà ai risultati attesi e sperati, sarà comunque un segnale importante, prezioso e utile, in quanto costituirà una testimonianza viva per le generazioni che verranno.
L’iniziativa dell’Oleificio Ranieri in collaborazione con Olio Officina, ospitata a Città di Castello, terra vocata all’olivo, apre alla speranza e rappresenta un grido che richiama e chiede attenzione, gesto nobile che va sostenuto e fatto proprio.
Sono invitati a partecipare alla giornata di confronto, in vista dell’adesione al patto di civiltà denominato “La ricchezza intangibile dell’olivo”, tutti coloro che vivono quotidianamente, in maniera diretta o indiretta, l’esperienza olivicola e olearia. Per un nuovo futuro, anche perché non vi è altra strada se non quella della conciliazione tra aziende olivicole, frantoiane, confezionatrici e commerciali, senza escludere i rappresentanti di distribuzione e ristorazione, le istituzioni e gli stessi consumatori.
Contro gli egoismi, un patto di civiltà, l’albero della pace: l’olivo.
L’incontro, voluto dalla famiglia Ranieri, dell’oleificio omonimo, è fissato per venerdi 17 luglio 2015 a Città di Castello, in provincia di Perugia. Vi parteciperanno i giornalisti Maria Latella e Giorgio Boatti, lo storico dell’agricoltura Alfonso Pascale e l’imprenditore Brunello Cucinelli, oltre a Luigi Caricato e la famiglia Ranieri.
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