La filiera olivicola italiana cerca di conciliare sostenibilità e qualità
Il futuro è già oggi e non si possono più rimandare decisioni fondamentali per gestire il tessuto agricolo ed economico di un settore che ha forte necessità di rinnovarsi. A Speziale di Fasano, presso la struttura agricola di Nicola Pantaleo, c’è un appuntamento importante, da non lasciarsi sfuggire. Il Ceq, il Consorzio extra vergini di qualità, giovedì 3 ottobre avvia infatti un dialogo di confronto tra portatori di interesse
“Conciliare la sostenibilità e la qualità Ceq nella filiera olivicola del futuro. Dialogo e confronto tra portatori di interesse”, è questo il titolo dell’incontro che si svolgerà a Speziale di Fasano, in Puglia, presso la struttura agricola e frantoiana di Pantaleo Agricoltura, situata in via case sparse senza numero civico, al km 867 della ss16.
Il tema è di quelli che non si possono certo trascurare.
Siamo infatti entrati in una dimensione nuova che ha cambiato e cambierà sempre più profondamente il modo in cui le aziende dovranno produrre e comunicare i propri valori ai portatori di interesse, privati e pubblici.
Qualsiasi impresa è chiamata già da oggi a misurarsi con la sostenibilità economica, sociale e ambientale, prima di compiere le proprie scelte produttive e non saranno più solo le tipologie dei prodotti a determinare il giudizio dei portatori di interesse, bensì gli impatti che le sue attività e il suo modus operandi, avranno sulla società, sull’ambiente, sui valori condivisi.
Le aziende olivicole e olearie sono chiamate sempre più a mettersi a nudo, promuovendo la propria visione nel fare impresa, avendo necessità di strumenti e competenze nuove per poter competere.
Il Ceq, il Consorzio extra vergini di qualità, è consapevole che il suo progetto di qualità sviluppato in questi anni deve tenere conto di queste nuove sensibilità, e proprio per questa ragione intende condividere la propria missione con i produttori, i distributori e le Istituzioni.
In apertura, illustrazione di Doriano Strologo per Olio Officina e Nicola Pantaleo
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