Terra Nuda

La geodiversità caratterizza le peculiarità degli oli

La diversità geologica dei paesaggi, del clima e della biodiversità olivicola e microbica, conferiscono una significativa impronta territoriale agli oli extra vergini di oliva. Da qui una iniziativa che coinvolge la Toscana con la sua ricca e variegata biodiversità olivicola che fa perno su oltre cento oplivigni autoctoni

Olio Officina

La geodiversità caratterizza le peculiarità degli oli

Il progetto “GEOEVO” è qualcosa di molto utile. A confidarcelo è una delle massime esperte di oli da olive, Alissa Mattei. Così, in vista di un importante convegno che si terrà a Firenze lunedì 5 maggio, abbiamo chiesto qualche utile informazione al riguardo.

Quando è stato concepito questa iniziativa?

“Questo progetto nasce esattamente nel 2018, con un obiettivo ben preciso: la valorizzazione territoriale degli oli extra vergini di oliva dei differenti territori della  regione Toscana.

E da quale presupposto parte?

Dalla geodiversità. Perché offre un assemblaggio in elementi traccia che caratterizza e incide sulle caratteristiche dell’olio.

Cosa significa tutto ciò. Cosa comporta?

Entreremo nel dettaglio nel corso del convegno, ma significa semplicemente questo: che le differenze geomorfologiche, geochimiche,  mineralogiche e microbiologiche di ogni terreno esercitano la propria influenza conferendo un carattere peculiare all’olio estratto dalle olive.

Quindi il progetto “GEOEVO” tiene in gran conto tutte queste componenti?

Proprio così, e in questo modo peraltro si può legare ciascun olio extra vergine di oliva al proprio terreno di origine, insieme anche alle caratteristiche nutraceutiche e aromatiche dell’olio ed espressamente legate alle cultivar.

Il titolo del convegno?

Bio-geodiversità e olivicoltura. L’impronta territoriale e varietale degli oli vergini di oliva in quattro differenti areali della Toscana. L’appuntamento è in piazza San Marco 4 a Firenze, nell’aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze.

IL PROGRAMMA

Ore 9.15

Saluti istituzionali

Moderano il convegno:

Lucia Tacconi, Cia Agricoltori Italiani Toscana
Alissa Mattei, Presidente Associazione Alissa-Knoil ETS

Intervengono:

Sandro Moretti, responsabile del progetto
DST Dipartimento di Scienze della Terra – Università di Firenze

Michele Pelagatti, consigliere Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Firenze

Giordano Pascucci, direttore Cia Agricoltori Italiani Toscana

LE ESPERIENZE DEGLI AGRICOLTORI COINVOLTI NEL PROGETTO

Leda Acquisti, Azienda Agricola Il Faggeto, capofila del progetto

Fare rete fra olivicoltori ed enti di ricerca

RELAZIONI TECNICHE

Samuel Pelacani, DST Dipartimento di Scienze della Terra – Università di Firenze

I caratteri identitari dell’olio EVO tramite gli elementi traccia e il suolo di origine

Elena Pecchioni, DST Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze

Le rocce, i minerali e il percorso dell’olio EVO

Tullia Gallina Toschi, DISTAL Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Università di Bologna

Il metodo COI/T.20/Doc. No 37 per l’analisi dei composti volatili mediante
SPME-GC-FID/MS e i metodi di screening in supporto al Panel test

ORE 11:00 / Pausa caffè

Claudio Luchinat, Gaia Meoni, CERM Centro di Risonanze Magnetiche – Università di Firenze

Risonanze di qualità: l’analisi NMR ed il legame tra l’olio di oliva e il territorio

Chiara Vita, QUMAP Qualità delle Merci e Affidabilità del Prodotto – PIN – Polo di Prato, Università di Firenze

Composti bioattivi e aromatici dell’olio EVO: i quattro areali del progetto

Aleandro Ottanelli, DAGRI Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali – Università di Firenze

Olivicolture tra tradizione e innovazione

David Bagnoli, Officina Meccanica Bagnoli David

Esperienza nel settore di impianti oleari per “un olio fatto a regola d’arte”

Maria Teresa Ceccherini, DAGRI Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, Università di Firenze

La BioGeografia Microbica dei suoli come indicatore di sostenibilità

NOTE CONCLUSIVE

Filippo Legnaioli, presidente del Frantoio del Grevepesa

 

Cosa spinge la Toscana a valorizzare il suo ricco patrimonio varietale? La necessità
di tutelare la propria biodiversità, soprattutto nell’attuale contesto storico e climatico. Il progetto GEOEVO WEB GIS mira a fornire agli olivicoltori strumenti utili per conoscere il proprio territorio, le varietà e le tecniche olivicole disponibili e l’olio che da esso ne deriva. Nell’ambito del convegno – si legge nella nota diffusa dagli organizzatori – verranno illustrati i risultati del progetto, ottenuti mediante l’uso di metodi scientifici di elevata precisione e tecniche all’avanguardia per il tracciamento dell’olio extra vergine di oliva.

Per partecipare al convegno si raccomanda l’iscrizione on line all’evento: QUI

In apertura, foto di Olio Officina

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