La Tunisia e il Consiglio oleicolo internazionale intensificano la collaborazione
"Il Coi - ha affermato Samir Majoul, presidente dell’Unione tunisina dell’industria e del commercio - è un generatore di positività all’interno del Mediterraneo e del mondo intero"
Visita ufficiale del governo tunisino presso il quartiere generale del COI in Madrid. La delegazione era guidata dal ministro dello sviluppo, degli investimenti e della cooperazione internazionale Zied Ladhari, dal presidente dell’unione tunisina dell’industria e del commercio (UTICA – premio Nobel per la Pace 2015), Samir Majoul, dall’ambasciatore tunisno in Spagna, sua eccellenza Wacef Chiha. Della delegazione facevano parte altresì il sig. Mohammed Sdiri consigliere del ministro per gli investimenti e la coopeazione internazionale e la sig.ra Hazar Sassi ministro plenipotenziario presso l’ambasciata di Tunisia in Spagna.
Dopo lo scambio dei saluti istituzionali, i lavori, introdotti dal capo dipartimento delle releazioni esterne del COI Mounir Fourati, sono proseguiti con la relazione del direttore esecutivo, sig. Abdellatif Ghedira, sullo stato di applicazione del nuovo accordo internazionale dell’olio di oliva e delle olive da tavola. A seguire gli interventi dei direttori aggiunti : Jaime Lillo sulle attività svolte dal segretariato esecutivo; Mustafà Sepetci sullo sviluppo dell’Osservatorio; i capi unità: Ender Gunduz, sulle attività di promozione e sovvenzioni della giornata mondiale dell’olivo e Abdelkrim Adi sui temi della formazione, CO2 e cooperazione internazionale in generale. La signora Mabel Gomez, capo dipartimento di statistica ed economia ha invece fornito una prospettiva mondiale dell’olio di di oliva con gli ultimi dati aggiornati di mercato.
Il ministro degli investimenti e della cooperazione internazionale Zied Ladhari, ha espresso viva soddisfazione per l’operato del Segretariato esecutivo del COI e insieme all’ambasciatore Wacef Chica ha ringraziato il direttore esecutivo Ghedira per l’accoglienza e per il suo impegno nell’alimentare il clima di cooperazione internazionale di alto livello. Il ministro Ladhari ha riferito che la Tunisia è uno dei principali player mondiali nel settore dell’olio di oliva ed è e sarà sempre un deciso sostenitore delle attività sviluppate dal COI. La nostra convinzione, oggi, è ancora più forte dopo che abbiamo visto cosa il COI sta sviluppando. Le sue attività – ha poi concluso il ministro coincidono con la politica di tutela dell’ambiente, di ricerca, di sviluppo del settore anche in termini di formazione adottata dal governo di Tunisi. « Bella e interessante l’iniziativa dell’Osservatorio. Ci voleva e la sosterremo » ha riferito al termine, il ministro Ladhari.
« Il COI è un generatore di positività all’interno del Mediterraneo e del mondo intero. ». Ha affermato Samir Majoul, presidente dell’unione tunisina dell’industria e del commercio (UTICA). L’olivo – ha poi continuato – è l’albero del futuro, andrebbe piantato in ogni dove lo si possa piantare. Migliora l’ambiente, il suo prodotto è un elisir di lunga vita, è un albero che ridà alla terra ciò che prende dalla terra e soprattutto rappresenta una fonte insostituibile di reddito per milioni di famiglie in tutto il mondo. Un traffic builder che dobbiamo tutti sostenere anche sotto l’aspetto fitosanitario cercando di arginare fenomeni negativi come il batterio della Xylella adottando cultivar resistenti al temibile batterio. « In questo senso un’istituzione come il COI – ha concluso Majoul – è fondamentale perchè rappresenta un punto di sintesi certo di cui il sistema delle imprese in generale non può fare a meno ».
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