La tutela dell’agroalimentare è priorità: nuove misure a sostegno delle aziende
In contrasto al caro energia, e all’aumento generale dei costi, il governo ha rafforzato impegni già esistenti. È stato così approvato il DI Aiuti ter che prevede, tra i vari interventi, l’estensione fino a fine anno del credito d’imposta per l’acquisto del carburante. Una visione condivisa dei piani è necessaria per la ripresa dell’intero settore
È stato approvato in Consiglio dei ministri il Dl Aiuti ter, che contiene importanti misure, volute dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, per mitigare gli effetti economici derivanti dal perdurare dell’aumento eccezionale del prezzo del gasolio e della benzina.
Per contrastare il caro energia il governo ha prorogato e rafforzato le misure già adottate negli scorsi mesi a sostegno di tutte le imprese, con un credito di imposta con aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per chi impiega oltre 4,5 kw.
«Le imprese potranno accedere al fondo di garanzia di Mediocredito Centrale per ottenere finanziamenti con garanzie statali fino all’80% dell’importo complessivo del prestito richiesto. Una boccata d’ossigeno in attesa che si giunga al tetto europeo al prezzo del gas e che si emani il decreto Taglia-Bollette», dichiara il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella.
“L’impatto degli aumenti del prezzo del gas sulle produzioni agroalimentari continua ad essere devastante ma grazie all’impegno del governo si riesce a mitigare gli effetti, sostenendo i produttori. Con il decreto Aiuti-Ter estendiamo fino a fine anno il credito d’imposta per acquisto carburante sia per le imprese agricole che della pesca, sia per l’alimentazione delle serre che per gli agromeccanici, nonché per i fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti annuali. Il credito è pari al 20% delle spese sostenute a parziale compensazione dei maggiori oneri a carico delle imprese”, prosegue il presidente Gallinella.
Il credito di imposta riguarda anche le imprese agromeccaniche e l’utilizzo per il riscaldamento delle serre, dei fabbricati produttivi utilizzati per gli allevamenti animali, così da venire incontro alle richieste dei settori maggiormente colpiti dall’aumento dei costi energetici.
“Sosteniamo chi, – afferma Gallinella – lo scorso anno, ha percepito la disoccupazione agricola con una indennità una tantum pari a 150 euro – aggiunge – Per le imprese agricole, poi, aumentiamo fino a 62mila euro l’importo massimo dei finanziamenti assistiti da garanzie Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare”.
In apertura, foto di Olio Officina©
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