Terra Nuda

Lanciato il progetto “Solo olive italiane”

Agra Press

Roma – E’ stato presentato oggi a palazzo Rospigliosi “solo olive italiane”, il progetto di Unaprol Consorzio olivicolo italiano realizzato con il contributo del Ministero delle politiche agricole nell’ambito del piano olivicolo oleario. il progetto, illustrato da Ermete Realacci, presidente della fondazione Symbola e presidente della Commissione ambiente della Camera, dal presidente dell’Unaprol Massimo Gargano e dal presidente del Consorzio Igp Toscano Fabrizio Filippi, prevede una campagna di sensibilizzazione sugli oli extra vergine di oliva prodotti artigianalmente solo con olive italiane, “dentro i confini nazionali e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone”, coinvolgendo anche Symbola e il Consorzio dell’Igp toscano.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri: la deputata del Pd Colomba Mongiello, il direttore generale del Mipaaf Emilio Gatto, il dirigente di Ismea Fabio Del Bravo. “Il progetto – ha affermato Gatto – evidenzia la tipicita’ e la qualita’ dei nostro oli, caratteristiche queste che, unite ad una piena tracciabilita’ di filiera e a una chiara informazione in etichetta, consentono ai consumatori di assumere scelte di acquisto piu’ chiare e consapevoli”.

“La ricaduta – ha osservato Gargano – sara’ sicuramente positiva in termini di aumento della conoscenza conferendo maggiore valore al prodotto e ai suoi territori di produzione”. Consentira’ inoltre – ha aggiunto il presidente di Unaprol – di migliorare il rapporto tra la filiera olivicola italiana e commercio perche’ avra’ l’opportunita’ di immettere sul mercato prodotti che contengono valori non solo sensoriali, ma anche etici, ambientali e sociali”.

“Negli anni ’80 il vino italiano – ha ricordato Realacci – dopo lo shock del metanolo, ha smesso di produrre grandi quantita’ a basso prezzo per puntare sulla qualita'”. “Oggi – ha rilevato il presidente di Symbola – a quasi 30 anni di distanza, i nostri produttori presidiano i vertici del mercato mondiale, esportano la meta’ del vino di allora e fatturano sette volte tanto”.

“L’extravergine deve essere messo nelle condizioni di fare lo stesso salto verso la qualita'”, ha sottolineato Realacci secondo il quale “Solo olive italiane e’ un tassello nella costruzione di questa consapevolezza”. Il progetto si rivolge principalmente a consumatori, studenti, operatori della ristorazione con diverse linee di intervento gia’ realizzate ed altre in corso di realizzazione. (cl.co)

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