Terra Nuda

Le stime produttive per campagna olivicola 2013-2014

Agra Press

CASTIGLIONE, SEMERARI, GARGANO, SICOLO E GONNELLI PRESENTANO STIME PRODUTTIVE CAMPAGNA OLIVICOLA

roma – buona qualita’, scarsa quantita’ e prezzi in calo, sono gli elementi caratterizzanti la campagna olivicola 2013-2014 in italia, secondo una stima condotta da ismea, unaprol, cno ed aifo (associazione italiana frantoiani oleari) i cui risultati sono stati presentati oggi al mipaaf durante un incontro concluso con l’intervento del sottosegretario alle politiche agricole giuseppe castiglione. i dati, diffusi a campagna di raccolta ancora in corso, sono stati illustrati dal presidente del’ismea arturo semerari. “rispetto alle previsioni ottimistiche di quest’estate, le cifre subiscono una correzione al ribasso, alla luce delle condizioni climatiche di fine settembre ed ottobre che hanno favorito la diffusione della mosca olearia”, ha informato semerari stimando in 480 mila tonnellate la produzione di oli d’oliva di quest’anno, in calo dell’8 per cento rispetto alla campagna precedente. “si tratta di un dato – ha precisato il presidente dell’ismea – che potrebbe subire un’ulteriore riduzione data dall’eventualita’ che alcuni produttori ritengano non conveniente raccogliere le olive”. infatti semerari ha fatto notare che questo calo generale, seppur caratterizzato da andamenti disomogenei a livello territoriale, non sara’ accompagnato da un aumento dei prezzi, visto che in spagna e’ attesa al contrario una forte ripresa produttiva, che si prevede superi il milione di tonnellate. in particolare, nel nostro paese i prezzi – secondo le ultime rilevazioni ismea – attestano le quotazioni dell’extra vergine a poco piu’ di 2,80 euro al chilogrammo, un valore in calo del 3,6 per cento rispetto allo scorso anno. per gli oli di oliva vergini lampanti si arriva addirittura ad un calo di oltre il 12 per cento (1,80 euro al chilo). quanto alle diverse aree geografiche, il presidente dell’ismea ha segnalato una produzione in calo in tutto il centro sud e in particolare in puglia (-5%) calabria (-20%) sicilia (-10%) lazio (-5%). nel centro nord invece la produzione cresce in umbria e toscana, del 30 e 20 per cento, cosi’ come in liguria, anche qui del 20 per cento. all’incontro, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la deputata del pd colomba mongiello (da cui prende il nome la legge sulla trasparenza degli oli di oliva) il capo dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualita’ e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del mipaaf stefano vaccari e il direttore generale dell’inea alberto manelli, sono intervenuti anche i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori. tra questi, il primo a prendere la parola e’ stato il presidente del cno gennaro sicolo che ha rivolto un appello al governo affinche’ nell’attuazione della nuova pac, l’italia consideri l’olivicoltura una “produzione strategica”, cosi’ come avvenuto per la zootecnia in francia che stanzia al comparto il 50 per cento degli aiuti accoppiati. sulla cosiddetta legge mongiello, tornata di recente sotto i riflettori dopo la decisione della commissione europea sui parametri che fissano i livelli di degli etil esteri, sicolo ha chiesto “la piena attuazione” della legge approvata dal parlamento italiano che stabilisce in materia limiti piu’ restrittivi. “l’olivicoltura italiana conta su circa 800mila imprese in tutta italia, oltre un milione di ettari coltivati, 5 mila frantoi e una produzione di 480mila tonnellate che ha generato nello scorso hanno un fatturato di oltre 3,3miliardi di euro”, ha affermato il presidente dell’unaprol massimo gargano ricordando questi dati per sottolineare che “questo settore merita attenzione”. secondo gargano, e’ necessario togliere dal mercato tutto il prodotto spacciato per olio extravergine made in italy e creare le condizioni che assicurino la trasparenza e la consapevolezza nei gesti di acquisto. per fare cio’ “occorre – ha suggerito il presidente dell’unaprol – sviluppare una ‘coscienza pubblica'” in materia. il presidente dell’unaprol ha poi rivolto un appello circa il patogeno della xilella fastidiosa che sta colpendo gli ulivi nel salento, auspicando che il problema, che “rischia di diffondersi in tutto il paese”, venga affrontato anche nell’ambito della stato-regioni con misure adeguate. sul fronte della qualita’ il presidente di aifo piero gonnelli ha informato che presto verra’ costituito un consorzio tra frantoi artigiani che promuova un marchio per rendere distinguibile ai consumatori la differenza tra oli industriali e non. sul problema del disseccamento degli ulivi, il sottosegretario castiglione ha accolto l’appello rivoltogli annunciando che, da un alto, verra’ indirizzata la ricerca del cra affinche’ fornisca elementi oggettivi sul problema e proponga delle soluzioni e dall’altro, la possibilita’ di utilizzare le risorse non spese dalle regioni. quanto al psr, il sottosegretario ha espresso la volonta’ di riproporre tutte le misure che nella scorsa programmazione hanno funzionato. tra le altre, castiglione si e’ detto favorevole ad interventi che rafforzino il comparto olivicolo. il sottosegretario ha infine chiarito che “il nostro obiettivo e’ la qualita'”, pertanto “sulla legge mongiello non si torna indietro”.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia