Terra Nuda

Natale perché

Hanno senso gli auguri collettivi e indiscriminati? Ha senso ancora considerare il Natale una terra di nessuno dove tutti possono disinvoltamente sentirsi parte attiva chiamata in causa? O non richiede piuttosto il Natale un atteggiamento dell'animo realmente rinnovato, non diciamo puro, ma almeno non sporcato da ipocrisia ed egoismi?

Luigi Caricato

Natale perché

Io quest’anno, anche a costo di rendermi antipatico, non auguro buon Natale a nessuno. Non lo faccio pubblicamente, risponderò a tutti coloro che mi faranno gli auguri, sempre con grande educazione e garbo, ma non mi sento di farlo pubblicamente.

Non credo negli auguri collettivi. È più forte di me, ma non riesco, quest’anno proprio no, mi manca lo spirito per farlo. Nell’aria c’è troppa tensione, c’è livore, c’è falsità, molto più che negli anni precedenti. Non solo gli ambienti della politica, tutti gli strati della società sono malati, afflitti da un male corrosivo, tutti pronti a scatenarsi in atti di collera, dileggi e linciaggi.

Per me Natale è far rinascere se stessi, un misurarsi sugli errori compiuti e ammettere di aver commesso errori e chiedere scusa. Natale è integrazione, pacificazione, apertura, attesa del nuovo. Io però non vedo nulla di tutto questo. Che tutti questi atteggiamenti di viltà e ipocrisia ci siano sempre stati, è fuori questione, ma ora questa frattura mi appare più netta e violenta. E così non ci sto, non me la sento, però voglio bene e abbraccio uno a uno tutti coloro che sono profondamente veri e autentici, e ne ho incontrati tanti lungo il percorso della mia vita. Così, vi prego, siate portatori di bene, siate autentici, pur con tanti difetti, ma autentici.

Solo a coloro che vivono nell’autenticità e non sono mentitori che si fingono puri auguro con tutto me stesso il più grande bene del mondo. Al di là dell’evento religioso, importantissimo e centrale, per me Natale è credere in una rinascita interiore, e si può rinascere solo se si è sinceri con se stessi prima ancora che con gli altri.

L’immagine di apertura riprende un particolare della Natività di Giotto presente nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Immagine tratta da Internet

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