Roma – “Le affermazioni del direttore regionale della Cia Friuli Venezia Giulia a favore delle coltivazioni Ogm sono destituite di ogni fondamento e non rispecchiano in alcun modo le posizioni espresse dalla confederazione in ogni sede”, afferma il presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori Dino Scanavino, replicando – con un comunicato – alle dichiarazioni rilasciate dal direttore regionale della Cia Ennio Benedetti, e apparse oggi su un quotidiano locale.
“Si tratta – secondo Scanavino – di dichiarazioni gravi in aperto contrasto con la politica della Cia in merito”. “Come e’ noto – spiega il Presidente della confederazione – da parte nostra non vi e’ un atteggiamento oscurantista o ideologico, ne’ una preclusione nei confronti della ricerca, ma bisogna tutelare le esigenze peculiari delle produzioni tipiche dei territori agricoli italiani”.
“Il nostro ‘no’ agli Ogm – ricorda Scanavino – scaturisce dalla consapevolezza che la loro introduzione puo’ annullare la nostra idea di agricoltura e il maggiore vantaggio competitivo che abbiamo all’estero”. “D’altra parte – prosegue il Presidente della Cia – la domanda alimentare nel nostro Paese e’ chiara e netta: prodotti di qualita’, tracciabili, tipici, che fanno grande il ‘made in Italy’ nel mondo, con esportazioni che muovono 34 miliardi di euro l’anno. E i mercati stranieri – aggiunge Scanavino – chiedono vini, oli, formaggi, salumi e trasformati tipici dei nostri territori, con i loro sapori caratteristici assolutamente non omologabili”. (cl.co)
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