Terra Nuda

Olio e olive guidano il fatturato di Dcoop

Il comparto oleario ha registrato 681,454 milioni, con un importante aumento rispetto al 2021. Così come le olive da mensa, con un incremento del 22,44%. Come sono possibili questi numeri nonostante il calo del raccolto? Il punto è questo: si è registrato un aumento dei prezzi all’origine. Numeri record anche per il settore vinicolo, con aumenti considerevoli. Tra le colture più colpite troviamo i cereali, con un calo del 36,29%

Olio Officina

Olio e olive guidano il fatturato di Dcoop

Nel 2022 Dcoop ha realizzato un fatturato di 1.236,97 milioni di euro – il 21,12% in più rispetto al 2021, quando la cifra aveva raggiunto i 1.021,26 milioni di euro – nonostante l’anno difficile.

L’aumento dei prezzi all’origine causato dal calo della produzione, lo sviluppo di nuove attività e l’aumento dei fattori produttivi spiegano questa cifra record nella storia del Gruppo.

Nonostante l’anno scorso sia stata venduta una parte del raccolto per la stagione 2021/22, questo non impedisce a molte aziende agricole dei soci della cooperativa di trovarsi in difficoltà a causa della mancanza di reddito e del forte aumento dei costi di produzione che si suddividono in carburante, elettricità, mangimi e prodotti fitosanitari.

Scendiamo ora più nel dettaglio nei singoli comparti.

Comparto oleario

Ancora una volta, la sezione dell’olio è quella con il fatturato più alto, con 681,454 milioni, quando nel 2021 era di 561,84 milioni di euro, con un aumento del 21,29%.

Un aumento significativo è stato riscontrato nella sezione delle olive da tavola, con un fatturato di 118,575 milioni, con un incremento del 22,44%, dato che nel 2021 era inferiore a 100 milioni (96,84 milioni, per la precisione).

Ciò si spiega con il fatto che, nonostante il calo del raccolto, si è registrato un aumento dei prezzi all’origine. Inoltre, le previsioni per la stagione 2023/24 non sono positive, tanto che potrebbero peggiorare se la siccità permane.

Le attività relative alla produzione della sansa di oliva dell’anno scorso sono state pari a 16,273 milioni di euro, un altro aumento, poiché nel 2021 il fatturato non superava i 10 milioni di euro e si attestava a 7,34 milioni di euro, cioè più che raddoppiato.

Forniture e zootecnica

La sezione forniture, quindi carburante, macchinari e ricambi, fertilizzanti e prodotti fitosanitari, negozio, telefonia mobile per i soci della cooperativa, ha registrato un fatturato di 151,462 milioni, stabilendo un nuovo record per il 2021 con un aumento del 26,10%. Questa cifra riflette il forte aumento dei costi degli input, che sta riducendo la redditività dei produttori.

Mentre la sezione zootecnia, che comprende la commercializzazione di mangimi, di vari tipi di bestiame – suini bianchi, caprini e bovini da carne – e di prodotti per la salute degli animali, ha raggiunto un fatturato di 130,832 milioni, il 15,10% in più rispetto al 2021.

La sezione di industrializzazione del latte di capra, con stabilimenti a Lebrija (Siviglia) e Antequera (Malaga), ha registrato un fatturato di 28,539 milioni di euro nel 2022, mentre nel 2021 la cifra era di 22,88 milioni; lo sviluppo di questa nuova attività è aumentato del 24,73%.

Vini e altre colture

Anche nel settore dei vini il fatturato è aumentato considerevolmente, passando da 66,95 milioni nel 2021 a 83,086 milioni nel 2022 (+24,09%), rappresentando un record anche per questa attività.

Per quanto riguarda i cereali, il fatturato nel 2022 ha raggiunto i 19,522 milioni di euro, in calo rispetto ai 30,64 milioni del 2021, ovvero il 36,29% in meno.

Dcoop si sta impegnando costantemente nel settore della frutta secca, con un esercizio di diversificazione dei prodotti offerti dai suoi partner dedicati al pistacchio e alla mandorla.

Questo sforzo si riflette sul fatturato del 2022, con un totale di 24,289 milioni di euro, mentre l’anno precedente era di 14,91 milioni, ovvero il 62,84% in più.

In apertura, foto di Olio Officina©

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