Più attenzioni all’olio Dop Colline Pontine
Ci ha scritto l’ingegner Lucio Pontecorvi, titolare dell’azienda Villa Pontina, chiedendosi perché non ci si soffermi sulla cultivar Itrana e la Dop che la tutela. La nostra risposta

Buongiorno,
dalla lettura della vostra rivista ho trovato interessanti riflessione e valutazioni sul mondo delle Dop e delle Igp.
L’analisi molto dettagliata, in modo veramente singolare, non citate mai la Dop Colline Pontine che, come sarà sicuramente noto anche a voi, tutela una cultivar di grande valore.
Non serve che mi soffermi sugli innumerevoli riconoscimenti che questa cultivar e la sua Dop ha e ha avuto da molti anni sia nei concorsi italiani che internazionali.
Spero che questa mia constatazione sia solo frutto di una lettura non molto attenta diversamente, a mio modesto parere, sarebbe più opportuno che questa bella rivista di equa visibilità anche alle altre Dop che tutelano olii di grandissimo pregio.
Un cordiale saluto
Ing. Lucio Pontecorvi
Gentilissimo ing. Pontecorvi,
grazie per la sua mail e per gli apprezzamenti che ci riserva, sempre molto graditi. Condivido il suo punto di vista: la cultivar Itrana è così spettacolare e unica che meriterebbe grandi e qualificate attenzioni, tanto più quando questa è anche certificata attraverso una attestazione di origine. Non abbiamo dato risalto né alla cultivar e nemmeno alla Dop Colline Pontine nel numero 18 della rivista cartacea OOF Magazine, e ci spiace, ma succede che ad avere maggiore risalto siano quelle realtà che si rendono più visibili e manifestano una propria attiva partecipazione comunicando ed entrando in contatto con chi come noi fa informazione.
In passato abbiamo scritto sia dell’Itrana, sia della Dop Colline Pontine, ma senza dare il meritato risalto, come sarebbe giusto che sia, ma d’altra parte sono in tutto 50 le indicazioni geografiche olearie ad oggi, quelle riconosciute, e non tutte possono avere la medesima attenzione, è inevitabile. Mai siamo stati coinvolti da consorzi o associazioni, se non per notizie di scarso rilievo attraverso comunicati stampa generici. Mai che vi siano aziende, consorzi o associazioni che siano risultate collaborative.
Il punto di debolezza del comparto oleario è nella ostinazione nel non volver comunicare, nel non creare occasioni di visibilità, nel non creare contenuti. Non possiamo assolvere solo noi questo compito. Le assicuro che l’assenza di collaborazione rende difficile dar giusta luce a realtà che meriterebbero tantissime e qualificate attenzioni.
Io sono aperto a tutto e a tutti, sono inclusivo ed ecumenico, ma chiedo collaborazione. Non è un caso che le Dop più note e affermate sul mercato siano quelle di chi più si impegna nel promuoverne la conoscenza.
Io con gli eventi Olio Officina Festival e Forum Olio & Ristorazione creo le occasioni, e così con le riviste e i libri, ma non posso essere il solo.
Altrettanto lei, con Villa Pontina fa egregiamente la sua parte, ma non può essere il solo. Da soli si fa poco.
Un cordiale saluto
Luigi Caricato
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