Daniel Chamovitz, biologo, è l’autore di un volume che, per chi si occupa di ruralità e più estesamente di natura, non può certo mancare nella propria biblioteca ideale. Chamovitz dirige il Manna Center for Plant Biosciences all’Università di Tel Aviv. È autore di scoperte rivoluzionarie nell’ambito della biologia delle piante, e le sue ricerche sono state pubblicate sulle riviste più prestigiose. Per i tipi di Raffaello Cortina Editore, è possibile leggere Quel che una pianta sa. Guida ai sensi nel mondo vegetale.
Un titolo alquanto evocativo ed esplicito. Ci si chiede come faccia un fiore di ciliegio a sapere quando è ora di sbocciare. La domanda è: ci si rende davvero conto che è arrivata primavera? E come fa una Venere acchiappamosche a capire quando far scattare le sue foglie e intrappolare la preda? È forse in grado di avvertire le sottilissime zampe dell’insetto?
Per secoli abbiamo provato meraviglia di fronte alla struttura delle piante. Ora Daniel Chamovitz punta lo sguardo sulle modalità con cui i vegetali fanno esperienza del mondo, dai colori che “vedono” agli odori che “annusano”, e a quel che “ricordano”.
Noi e i vegetali siamo figli della medesima evoluzione darwiniana, anche se due miliardi di anni fa è avvenuta la grande biforcazione tra le bellisime forme animali e quelle vegetali. In questo viaggio tra erbe, fiori e alberi, possiamo imparare come le piante distinguano l’alto dal basso, come si accorgano che una loro vicina è infestata, scoprendo che con i girasoli e le querce abbiamo in comune molto più di quanto possiamo immaginare.
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