Ricordando Massimo Neri, una Fondazione per onorarne l’eredità culturale
Figura simbolo dell’olivicoltura toscana e italiana, ha dedicato la vita a promuovere la qualità degli oli, trasformando il settore e dando voce ai produttori del territorio fino a portare l’idea di olio toscano nel mondo
La Fondazione Massimo Neri è stata istituita nel 2024 per onorare l’eredità di Massimo Neri, per aver dedicato la sua vita alla valorizzazione dell’olio extra vergine di qualità. La Fondazione ha l’obiettivo di promuovere la cultura dell’olio extra vergine e sostenere la ricerca scientifica e l’innovazione, tutelare il territorio e le sue tradizioni. Attraverso le sue iniziative, la Fondazione si propone di valorizzare il patrimonio olivicolo toscano e di sostenere i produttori e le comunità locali, portando avanti i valori e la visione di Massimo Neri.
La Fondazione raccoglie questa eredità con una missione chiara: proteggere il passato, innovare il presente e sostenere il futuro dell’olivicoltura. Le sue attività ruoteranno attorno a quattro pilastri fondamentali: cultura, territorio, innovazione ed educazione.
La cultura dell’olio sarà il cuore pulsante della fondazione. Eventi, workshop e collaborazioni con scuole e università diffonderanno il valore dell’olio extra vergine e delle tradizioni che lo rendono unico. Il territorio, con le sue varietà autoctone e la sua ricca biodiversità, sarà al centro di iniziative sostenibili volte a rigenerare i paesaggi e preservarne l’identità.
L’innovazione rappresenterà il motore della ricerca, con lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare la qualità della produzione, affrontare le sfide del cambiamento climatico e ridurre l’impatto ambientale. L’educazione, infine, sarà il ponte tra produttori e consumatori: campagne di sensibilizzazione faranno conoscere i benefici dell’olio d’oliva per la salute e il suo ruolo centrale nella dieta mediterranea, creando una consapevolezza nuova intorno a questo prodotto d’eccellenza.
Radicata nella Maremma toscana ma con uno sguardo aperto al mondo, la Fondazione punta a creare sinergie internazionali per favorire lo scambio di conoscenze e tecnologie nell’olivicoltura, sempre con un occhio di riguardo nei confronti della sostenibilità ambientale.
“Per noi – osserva Michela Neri – questa Fondazione è un modo per mantenere vivo il legame con mio padre e con tutto ciò in cui credeva. Era un uomo che sapeva guardare oltre, ma con radici ben salde nella terra che amava Vogliamo che il suo esempio e la sua passione continuino a ispirare, non solo chi produce, ma anche chi consuma e vive di questo prodotto straordinario”.
“Massimo Neri – ha dichiarato Gabriele Bigonzi, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione – ha lasciato un’impronta indelebile nel settore olivicolo, non solo come guida di una delle realtà più importanti della Toscana per oltre quarant’anni, ma come innovatore capace di costruire un dialogo tra tradizione e futuro. Con questa Fondazione il nostro obiettivo è raccogliere e portare avanti il suo lascito, mettendo al centro i produttori, il territorio e la ricerca per affrontare le sfide di oggi con lo stesso coraggio e la visione che lo hanno sempre guidato”.
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