roma – “in questi anni a fare del male all’agricoltura italiana e’ stato soprattutto il settarismo che le istituzioni hanno costantemente riproposto nel selezionare i loro unici interlocutori e nel chiudere qualsiasi spazio democratico”, continuando “ad ignorare tante organizzazioni del mondo agroalimentare a beneficio di quelle ‘tradizionali'”, afferma il presidente della confeuro rocco tiso. “noi come confeuro – conclude tiso – sentiamo per queste ragioni il dovere di prendere le distanze da queste modalita’ di gestione e di ribadire che l’agricoltura italiana e’ di tutti e merita molto di piu'”. (ab)
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