Terra Nuda

Saccomanni, approvato decreto legge per rientro deficit

Olio Officina

Roma, agra press – Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nell’ultima riunione, un decreto legge contenente disposizioni urgenti in materia di finanza pubblica, di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Il provvedimento – ha spiegato il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni al termine della riunione – prevede misure “che consentono di contenere il deficit del bilancio 2013 entro un valore non superiore al 3% del prodotto interno lordo” e “per far fronte ai problemi indotti dal fenomeno dell’immigrazione”.

Il decreto era stato annunciato in occasione della presentazione del def e vale 1,6 miliardi di euro. la copertura – ha spiegato Saccomanni – e’ assicurata dalla vendita di immobili del demanio dello stato per 500 milioni e la riduzione di spese dei ministeri e degli enti locali per 1,1 miliardi. Non sono previsti aumenti delle accise ne’ anticipi Irpef o Irap, ha precisato saccomanni. quanto al rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, sara’ affrontato con un decreto collegato alla legge di stabilita’, rispetto alla quale il consiglio dei ministri ha svolto un primo scambio di vedute, introdotto dal presidente del consiglio che ha illustrato la impostazione generale del provvedimento, ha reso noto il ministro.

L’obiettivo di una riduzione del cuneo fiscale e’ condivisa da tutti, cosi’ come quella di dare un segnale di una ripresa della crescita e di una flessione della pressione fiscale, ha aggiunto. i tagli alla spesa, con qualche eccezione, come ministeri dell’istruzione o della sanita’, sono essenzialmente lineari, ha specificato il ministro. Per quanto riguarda l’immigrazione, infine, il governo ha disposto la costituzione di un fondo presso il ministero dell’interno con una dotazione di 190 milioni di euro per l’anno 2013 ed ha incrementato di 20 milioni di euro il fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

I complessivi 210 milioni di euro a copertura dei provvedimenti – spiega il comunicato di palazzo Chigi – provengono per 90 milioni di euro dal fondo rimpatri; per 70 milioni di euro dalle entrate dell’inps derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati; per 50 milioni di euro mediante corrispondente riduzione del “fondo di rotazione per la solidarieta’ alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura”.

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