Terra Nuda

Spazio ai biocombustibili legnosi

Nell'ambito della fiera Eima International di Bologna, il settore legato alla filiera legno-energia ha riscosso molto interesse presso il pubblico internazionale in visita agli stand e alla mostra dinamica sul trattamento dei prodotti legnosi

Marcello Ortenzi

Spazio ai biocombustibili legnosi

L’interesse sempre più generale alle problematiche ambientali legate all’effetto serra e agli impegni nazionali sottoscritti dopo la COP 21, hanno creato il substrato adatto per lo sviluppo dei biocombustibili legnosi (pellet, cippato, bricchette e legna da ardere). Tuttavia, con la diffusione sempre più capillare di impianti termici alimentati da questi biocombustibili, è necessario affrontare con rigore e coscienza lo sviluppo di questo mercato che oramai, proprio per le dimensioni raggiunte, non può essere considerato di nicchia.

Gli enti pubblici e gli operatori privati stanno operando anche sull’aspetto della qualità dei biocombustibili legnosi, accanto a quello della qualità della combustione, perchè la qualità diventa determinante per consentire all’intero settore di mantenere un livello elevato di professionalità e per garantire risultati energetici ed ambientali paragonabili a quelli dei combustibili tradizionali.

Un ente pubblico impegnato nello sviluppo di nuove tecniche e tecnologie capaci di aumentare la sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’utilizzazione della risorsa legnosa, che è ancora largamente sottoutilizzata, è il CNR Ivalsa che, presso gli spazi della recente Eima Energy di Bologna, ha organizzato una mostra dinamica sul trattamento dei prodotti legnosi. Insieme all’associazione Itabia è stata allestita una vetrina delle macchine più recenti per il taglio del legname e la produzione di cippato e ciocchi di legna da ardere, mostrando al pubblico come si può operare in modo sostenibile nei boschi per procurare il biocombustibile.

Le quattro macro-aree della filiera legno-energia, movimentazione del legname, lavorazione della legna da ardere, cippatura forestale, triturazione, raccolta e condizionamento dei residui agricoli, hanno messe in mostra cippatrici, taglialegna forestali, trituratori,trasportatori per legna, ecc. Con dimostrazioni di circa 40 minuti sono state messe in moto diverse macchine per tutti i cinque giorni della Fiera che hanno evidenziato il lavoro che gli operatori forestali sono in grado di fare con il legno. Queste macchine oggi, italiane e straniere, sono ad alto contenuto tecnologico e gli stand della Fiera hanno evidenziato la grande varietà produttiva del settore, con circa cinquecento operatori internazionali specializzati nella vendita di macchine per la filiera legno-bioenergia.

Il salone delle bioenergie, organizzato da FederUnacoma in collaborazione con l’Italian Biomass Association (Itabia), è stata la sede ideale per mostrare le più avanzate tecnologie per la filiera ma anche per coinvolgere in molteplici iniziative di carattere informativo – divulgativo gli stakeholders del settore come le aziende agricole, le aziende forestali, il mondo della ricerca scientifica e dell’informazione, gli enti locali e i soggetti politici.

Anche i seminari e incontri tecnici e divulgativi che si sono tenuti nell’ambito di Eima Energy su temi di specifico interesse quali: cantieri forestali “intelligenti”, meccanizzazione innovativa per le bioenergie, biotecnologie avanzate per il biogas, pellet da residui agricoli, efficientamento energetico nell’agroindustria, bioeconomia nel settore primario hanno contribuito a divulgare le caratteristiche tecniche ed economiche del settore.

Foto di Marcello Ortenzi

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