Tra sfide sociali e ambientali, quale futuro attende il cibo?
Bisogna garantire una dieta il più sana e completa possibile a dieci miliardi di persone, e occorre farlo rispettando l’ambiente. Il cambiamento climatico e lo sfruttamento incontrollato del suolo, presto, causeranno ulteriori danni, ma questa volta saranno irreversibili. «Siamo ancora in tempo per cambiare rotta», ha affermato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, in occasione della Settimana dell’Alimentazione, Agricoltura e Mezzi di sussistenza, che vede nella collaborazione tra i Paesi e nell’impiego di nuove tecnologie la strada giusta per salvaguardare sia le risorse di cui disponiamo, sia la nostra salute
Sostenibilità ambientale e sociale, alimentazione del futuro, necessità di coniugare cultura del cibo e qualità delle materie prime, di fronte a sfide globali sempre più difficili, in cui sopravvive chi saprà cogliere le opportunità che ci offre la transizione digitale e ambientale, attraverso le innovazioni tecnologiche.
Questi i temi al centro della visita del Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli all’Expo di Dubai in occasione della Settimana dell’Alimentazione, Agricoltura e Mezzi di sussistenza.
“Come produrremo cibo rispettando l’ambiente per dieci miliardi di persone? Come riusciremo a garantire un accesso sicuro al cibo? E come lo faremo senza impattare sull’ambiente e sul territorio dal quale produciamo il cibo? Sono queste le grandi sfide che dobbiamo affrontare. Confrontare capacità, esperienze e messa a sistema di idee è il modo migliore con il quale possiamo arrivare a una soluzione condivisa di questi problemi. Confrontiamoci e scambiamoci le idee e troviamo una soluzione a queste banali domande”, ha chiesto il Ministro Patuanelli inaugurando ieri presso il Padiglione Italia l’evento People-Planet-Prosperity. Italy-Uae shared experiences for a sustainable future in Food & Agriculture, dedicato alla promozione delle esperienze condivise di Italia ed Emirati per un futuro sostenibile nel settore alimentare e agricolo.
“Siamo ancora in tempo per cambiare rotta e individuare una strada che ci porti a retrocedere rispetto a dinamiche di cambiamento ineluttabili se non affrontate per tempo. La grande sfida è ottenere anche grazie all’innovazione e ai processi sostenibili cibo di qualità e a disposizione di tutti. One Health non può essere confusa con One Diet, l’omologazione non è la soluzione e l’unicità alimentare deve essere salvaguardata”, ha affermato Patuanelli che ha aggiunto, “La tecnologia ci può aiutare a utilizzare meno risorse ambientali per produrre maggiore quantità di cibo di uguale qualità. Sì dunque a produrre maggior cibo e di qualità, sì alla tecnologia che ci permette di salvare acqua, che ci fa utilizzare meno chimica e fertilizzanti. È questa la tecnologia che dobbiamo utilizzare in condivisione tra tutti i Paesi”.
Il convegno, organizzato dal Mipaaf e dal Crea, ha visto la partecipazione di agenzie governative, istituti di ricerca, università e leader del settore agroalimentare, che hanno analizzato le prospettive per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie alimentari e agricole sostenibili e incentrate sull’uomo, attraverso l’utilizzo del digitale, dell’acquacoltura, dell’agricoltura di precisione, l’Ia, i robot e l’analisi dei dati testimoniata dalle migliori pratiche dell’Italia e degli Emirati Arabi Uniti.
Il Ministro Patuanelli è poi intervenuto all’evento World Majlis Food For Thought, in cui si è discusso della dieta alimentare mondiale in un futuro dove sarà necessario saper affrontare la problematica legata alla crescente necessità di sfamare oltre otto miliardi di persone con risorse sempre più scarse.
Nel corso del suo intervento il Ministro è tornato a invocare un maggiore dialogo e condivisione tra i Paesi per affrontare in modo sinergico le criticità legate al cambiamento climatico, al consumo del suolo, alla mancanza sempre più evidente di materie prime: un impegno costante che non deve portare all’omologazione della dieta e all’abbandono delle tradizioni.
“Dobbiamo guardare a come incidere di meno sull’ambiente, ha ribadito Patuanelli, ma dobbiamo ricordarci che questo percorso non può portarci ad allontanare le persone nei momenti di condivisione e il cibo è uno di quei momenti. Dobbiamo mantenere le grandi tradizioni culinarie di tutti popoli e di tutti i Paesi. Solo in questo modo potremo affrontare i problemi di questo Pianeta: con il rispetto, scambio di idee e conoscenza”.
Nel corso della sua visita all’’Expo di Dubai, Patuanelli ha incontrato il Ministro dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico degli Eau Mariam Almheiri.
Al centro del bilaterale lo scambio di esperienze e i percorsi verso la sostenibilità delle produzioni agro-industriali.
Durante l’incontro il Ministro Patuanelli ha espresso la volontà del Governo italiano di continuare ad investire in innovazione e nella riduzione dell’utilizzo delle risorse ambientali con il duplice obiettivo di produrre cibo sicuro e di qualità con sempre meno risorse e di contribuire tramite le pratiche agricole non solo a salvaguardare ma anche a migliorare l’ambiente in cui viviamo.
In apertura, foto di Olio Officina©
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