Tutti con la maglia di Coldiretti
Dopo che la politica è divenuta serva di questa innominabile organizzazione, ora, anche alcune grandi aziende private stanno inseguendo la scia. Si va sempre dove si gestisce il potere, in Italia. Nulla avviene per caso. Cosa sta realmente accadendo? Cosa c'è dietro? Cosa accadrà all'insaputa di tutti? Stupisce tra l'altro l'adesione, proprio in questi giorni, dell'azienda Maccarese, proprietà della famiglia Benetton, come pure dei fratelli Beretta, per i salumi, e, addirittura, per il vino, dell'azienda Bellavista, proprietà del costruttore Vittorio Moretti, produttore di bollicine in Franciacorta. Tutt'e tre queste aziende hanno lasciato Confagricoltura per passare a Coldiretti
Mentre passano con grande enfasi sui quotidiani le bufale sulle abitudini alimentari degli italiani sfornate da Coldiretti e avallate da Roberto Weber, a capo di una piccola agenzia di sondaggi, Ixè, si tace sulla “campagna acquisti” di questa organizzazione.
Hanno aderito in questi giorni alla Coldiretti: l’azienda Maccarese di proprietà della famiglia Benetton che una volta apparteneva all’IRI, le aziende produttrici di salumi dei fratelli Beretta e l’azienda Bellavista che è il più grande produttore di Franciacorta. Tutt’e tre queste aziende hanno lasciato Confagricoltura per passare a Coldiretti.
Qualche anno fa anche Paolo Scarpa Bonazza Buora, titolare di grandi aziende di famiglia nel Veneziano ed ex sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, aveva fatto un analogo passaggio di squadra. E così Federico Vecchioni, ex presidente nazionale di Confagricoltura: entrò nel consiglio d’amministrazione di Consorzi Agrari d’Italia per guidare la cordata che ha acquistato Bonifiche Ferraresi da Bankitalia. Si tratta della più grande azienda agricola italiana, con 5.400 ettari, ed è ora amministrata da Vecchioni.
Forse si sta preparando una cordata per qualche altra grande privatizzazione di terreni pubblici all’insaputa di tutti? Staremo a vedere.
Nulla di male che la “campagna acquisti” metta insieme questi nomi con quelli di Carlo Petrini e Giancarlo Caselli. Sono fatti loro. Ma come tutto questo si tenga insieme con la retorica del chilometro zero è uno dei grandi misteri d’Italia che finora nessuno è mai riuscito a smascherare…
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