Un grande falò di rami d’olivo a Villa Viani
In un villaggio ligure alle porte di Pontedassio, dove si vive la sacralità del lavoro, si celebra e si festeggia per una intera settimana il santo lavoratore per eccellenza: Giuseppe. Si salda così il mondo agricolo alla premessa della stagione calda e produttiva negli orti

A Villa Viani, frazione di Pontedassio, nella valle dell’Agazza tributaria dell’Impero, iniziano le feste annuali. Seguendo il tempo ciclico del mondo agricolo e pastorale, il passaggio dall’inverno alla primavera è segnato dalla ricorrenza di san Giuseppe. Il santo lavoratore per eccellenza in un villaggio dove si vive la sacralità del lavoro. La ricorrenza è al 19 marzo, ma i festeggiamenti vanno avanti fino a domenica 23.
Si comincia mercoledì 19 con la Santa Messa alle ore 20. Seguirà la benedizione del tradizionale “Sconfogo” nell’area a fianco del complesso chiesa parrocchiale-oratorio. Si tratta di un grande falò di rami d’olivo, frutto delle recenti potature. Si salda così il mondo agricolo alla premessa della stagione calda e produttiva negli orti. Non a caso, poi, il vicino oratorio settecentesco, è proprio dedicato a San Giuseppe. Il termine “Sconfogo” è dialettale, arcaico e rimanda a tempi in cui il fuoco assume valore di purificazione, nel passaggio tra due stagioni. Alla fine, cioccolata calda per tutti, offerta dalla Pro Loco di Villa Viani.
Le manifestazioni liturgiche continuano poi il venerdì successivo, 21, con una Via Crucis in chiesa per culminare domenica 23 con la Messa solenne officiata da mons. vescovo Guglielmo Borghetti, allietata dalla presenza attiva dei molti bambini dell’abitato. Villa Viani non dimentica le sue tradizioni, le perpetua e le rinnova, così come sempre dovrebbe essere.
In apertura, Sconfogo. Foto ufficiale
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