Una magnum di Vigna Cunial
Uno spumante brut rosato del 2012 riporta in etichetta l’appellativo di “vino biologico”

Io sono tra i fortunati che ha avuto in dono una magnum di spumante rosato. Debbo ringraziare la produttrice Mina Chiara, che mi ha ascoltato nel corso di un convegno a Parma. Leggo il dono come un apprezzamento per ciò che ho riferito e raccontato, riguardo a un convegno incentrato sull’olio da olive prodotto nelle province di Parma e Piacenza.
Confesso di essere un estimatore di bollicine, tanto più se queste sono prodotte in zone meno celebrate, segno di una sfida contro i luoghi comuni. Da qui la curiosità di provare questo vino ottenuto da uve biologiche di Pinot nero e Chardonnay con l’aggiunta, si legge nel sito aziendale, di Sauvignon.
Non sono un degustatore professionale di vini, ma valutare uno spumante è semplice, anche perché non tutti sono così buoni. Nel caso specifico, ne ho apprezzato la finezza espressiva, la sapidità e freschezza.
Vi ho scorto note fruttate piacevoli, di buona intensità aromatica. Potrei non aggiungere altro, quando l’effetto è piacevole, basta a volte un banalissimo quanto immediato “mi piace”.
Credo che un buon segno sia l’effetto successivo. Quando si ha la testa libera, vorrà dire che il vino è davvero piacevole, godibilissimo, con una gradazione alcolica del 13,5 %.
Vigna Cunial, Traversetolo, Parma
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