roma – per l’unaprol “e’ positivo il lavoro della commissione agricoltura del senato che, con il collegato agricolo, inserisce norme sulla semplificazione sul complesso sistema dei controlli nel settore agricolo caratterizzate dalla non sovrapposizione degli organi di controllo. agevola, altresi’, l’introduzione di modalita’ di interscambio telematico tra le forze dell’ordine e gli organi preposti al controllo dei dati relativi alle ispezioni; disciplina il sistema delle autorizzazioni sanitarie in coerenza con le linee guida adottate con l’accordo del 2010 in sede di conferenza stato-regioni”. hanno – secondo l’associazione guidata da massimo gargano – “una valenza strategica per unaprol gli interventi per lo sviluppo del made in italy all’estero come il credito di imposta inteso a favorire la penetrazione commerciale dei prodotti agricoli o agroalimentari di qualita’ al di fuori del territorio nazionale; come anche l’introduzione di un marchio privato e facoltativo identificativo della produzione agricola e agroalimentare nazionale”. va altresi’ sottolineato – sottolinea l’associazione – “il sostegno che questo provvedimento normativo conferisce all’agricoltura sociale e allo sviluppo dei prodotti provenienti da filiera corta. nel collegato agricolo si impegnano le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere a prevedere, nelle gare concernenti i relativi servizi di fornitura, criteri di priorita’ per l’inserimento di prodotti agroalimentari provenienti da operatori dell’agricoltura sociale; nonche’ prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero, provenienti da filiera corta, e prodotti agricoli e alimentari a ridotto impatto ambientale e di qualita'”. per l’unaprol “bene la logica del doppio binario in tema di etichettatura (art. 18) che stabilisce che i prodotti sono soggetti alle disposizioni fissate dalla normativa europea e nazionale in tema di etichettatura e informazione sugli alimenti ai consumatori. un tema di grande attualita’ per unaprol che si ricollega al concetto di trasparenza del mercato e si aggiunge all’abolizione del segreto di stato per le aziende che usano ingredienti stranieri. un provvedimento – ricorda unaprol – che riguarda anche l’olio di oliva”.
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