Terra Nuda

Vitae, la guida ai vini dei sommelier Ais, punto di riferimento per il mondo enoico

Tutte le edizioni del prestigioso volume a cura dell’Associazione italiana sommelier custodiscono un bagaglio di esperienze, dati e nozioni: da quasi un decennio i soci raccontano di una splendida Italia vitivinicola, facendo appassionare sempre più persone a questo mondo. Questa nona pubblicazione si presenta come un omaggio al territorio, inteso sia in senso geografico sia in senso culturale, quindi umano, afferma il presidente nazionale Sandro Camilli

Olio Officina

Vitae, la guida ai vini dei sommelier Ais, punto di riferimento per il mondo enoico

L’Italia vinicola nelle pagine di Vitae

Dopo l’importante successo delle precedenti, la guida firmata dall’Ais è giunta alla sua nona edizione.

Vitae valorizza da quasi un decennio le straordinarie competenze interne dell’Associazione stessa e proprio attraverso la voce dei soci narra i territori vitivinicoli dell’intera penisola.

Un’attività incessante di parecchi mesi ha coinvolto moltissime persone: i Presidenti Regionali e tutto il Consiglio Nazionale dell’Associazione italiana sommelier, la redazione centrale, i referenti regionali di Vitae, i redattori, il gruppo che ha lavorato al progetto grafico e all’impaginazione e, infine, la nutrita squadra dei Degustatori Ais, esperti che hanno messo le proprie competenze al servizio del vino italiano, per capitalizzare quel patrimonio immenso che ci circonda tramite degustazioni attente, scrupolose, volte alla ricerca del legame del vino con il territorio che lo ospita e con il saper fare dei produttori.

Quanto realizzato negli scorsi anni ha permesso di costruire un bagaglio tale da rendere la pubblicazione un immenso compendio di dati, nozioni, esperienze, che si aggiorna e si rinnova vendemmia dopo vendemmia.

Un’attività incessante di parecchi mesi ha coinvolto moltissime persone: i Presidenti Regionali e tutto il Consiglio Nazionale dell’Associazione italiana sommelier, la redazione centrale, i referenti regionali di Vitae, i redattori, il gruppo che ha lavorato al progetto grafico e all’impaginazione e, infine, la nutrita squadra dei Degustatori Ais, esperti che hanno messo le proprie competenze al servizio del vino italiano, per capitalizzare quel patrimonio immenso che ci circonda tramite degustazioni attente, scrupolose, volte alla ricerca del legame del vino con il territorio che lo ospita e con il saper fare dei produttori.

“Questa edizione di Vitae – ha evidenziato Sandro Camilli – la prima che ho l’onore di introdurre in qualità di Presidente nazionale, rappresenta più che mai il nostro omaggio al territorio italiano, un territorio inteso sia in senso geografico sia in senso culturale, e quindi umano; un territorio di cui l’Associazione italiana sommelier è parte integrante, raccogliendo da quasi sessant’anni le voci degli attori dell’enogastronomia”.

Vitae non è solamente un progetto editoriale volto a comunicare l’operato dell’Associazione italiana sommelier – ha sottolineato Nicola Bonera, referente nazionale a partire dalla scorsa edizione – ma è un formidabile strumento capace di fare da collante tra molte diverse esperienze. Il mondo dell’enogastronomia è composto da una moltitudine di attori che calcano innumerevoli palcoscenici. Spesso diventa difficile notare il confine tra gli elementi che interagiscono al fine di emozionare. Poco importa se ci si trova a cena in un ristorante di altissimo profilo o ci si accomoda ai tavolini di un piccolo locale di periferia, l’importante è come ognuno di noi vive le proprie emozioni. Vitae vuole comunicare queste emozioni e lo fa con una serie di valori”.

Vitae, in numeri

Nella giornata di giovedì 24 novembre, nella presentazione condotta dal giornalista Gianluca Semprini, sono stati premiati ventidue produttori.

Ad altrettante etichette è stato attribuito il Tastevin Ais, il prestigioso premio che l’Associazione italiana sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati.

Sono circa 4.000 i produttori che hanno accettato di mettersi in discussione e più di 30.000 i vini degustati rigorosamente alla cieca da un migliaio di Sommelier. Tra questi sono 2.276 le aziende accolte nel volume e 1.011 i vini premiati con il massimo riconoscimento: le Quattro Viti.

Sfogliando la guida, inoltre, si ritrovano il Cuore di Cupido, assegnato a 148 vini in grado di suscitare emozioni al primo sorso, e la Bilancia, che valorizza 191 etichette di spiccata qualità, con un occhio attento al prezzo di vendita. Infine, si ritrova la speciale classifica “Le Gemme del 2023”, un centinaio di vini che hanno ottenuto i punteggi più elevati espressi in centesimi e che rappresentano un’accurata selezione tra l’eccellenza delle Quattro Viti.

Cosa racchiude questa nona edizione

Se il binomio tra cibo e vino costituisce uno dei più immediati simboli del nostro Paese, nonché un fondamentale strumento di promozione, ciò lo si deve anche alle migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano perché entrambi possano arricchirsi di valori e significati.

“Non è un caso che le ventidue copertine a introduzione delle regioni – ha spiegato Davide Garofalo, direttore creativo – rappresentino alcuni luoghi, piatti e materie prime dove più forte appare il legame tra la geografia del luogo e quella dell’anima: scorci urbani e paesaggistici dove si consumano relazioni e si intrecciano scambi di vedute, cibi che saziano appetiti e alimentano culture. A tenerli insieme il vino, cui ancora troppo spesso lasciamo il ruolo di comparsa, anziché tributargli gli onori riservati ai protagonisti più grandi, eppure più generosi”.

Le introduzioni regionali sono state curate da Fabio Rizzari, autorevole giornalista di settore che non ha bisogno di presentazioni, conferendo al volume un valore aggiunto attraverso una ricostruzione libera e personale del mondo del vino italiano legata, in massima parte, al periodo storico tra il 1985 e il 2010.

Questi testi introduttivi sono corredati da grafici relativi alla produzione e da dettagliate mappe enografiche a beneficio non solo dei lettori più esperti ma anche di chi si avvicina per la prima volta all’affascinante mondo del vino.

Il livello qualitativo dei vini italiani continua a crescere, imponendo una selezione sempre più attenta. I limiti di spazio del volume stampato sono stati superati con la l’App di Vitae, edizione digitale direttamente collegata a quella cartacea, dotata della versatilità e della praticità, proprie di uno strumento moderno, e fortemente apprezzata dai Soci, dai numerosissimi appassionati del settore e dagli addetti ai lavori. È possibile scaricarla da Google Play Store e App Store, ricercando “Vitae 2023” e accedendo con il codice AIS-Key “Vitae2023” (valido fino al 31/12/2022).

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