Intensificare i controlli per evitare speculazioni sui mercati che portino a ingiustificate diminuzioni dei prezzi dell’olio di oliva italiano. E sul fronte Xylella incentivare l’espianto volontario da parte degli agricoltori, prevedendo un iter snello con una procedura standardizzata. Questi i nodi cruciali su cui intervenire per il futuro del settore olivicolo nazionale illustrati dal presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino, nel corso della tavola rotonda a Viterbo dal titolo “+Europa, Valore, Opportunità”. Un’iniziativa per fare il punto sul comparto promossa da Cno-Consorzio nazionale degli olivicoltori, Foi-Filiera olivicola olearia italiana e OP Appo Viterbo.
La stabilità dei prezzi deve essere un’assoluta priorità della filiera dell’olio, danneggiata dalle continue oscillazioni del mercato -ha precisato Scanavino in merito alle speculazioni-. Altrettanto importante per il comparto è lavorare sull’aggregazione delle imprese olivicole per contrastare la frammentazione aziendale, nonché semplificare l’accesso al credito e agli strumenti comunitari. Negli scambi commerciali, poi, è fondamentale favorire la reciprocità delle regole e intensificare la propensione all’export, valorizzando allo stesso tempo i prodotti di qualità certificata sui mercati.
Resta alta l’attenzione sulla questione Xylella. Gli agricoltori colpiti -ha detto il presidente Cia- stanno provvedendo ai trattamenti prescritti, si stanno attenendo al protocollo delle buone pratiche e stanno sostenendo costi aggiuntivi che pesano in modo sempre meno sostenibile sui bilanci aziendali: servono aiuti economici, e servono subito. La ripresa economica del comparto olivicolo pugliese non può prescindere quindi -ha concluso Scanavino- dal potenziamento della ricerca e dal sostegno ai produttori con risorse adeguate e strumenti efficaci.
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