Terra Nuda

Confagricoltura Taranto, Lazzàro: Agricoltori sotto tiro, il racket dei tendoni torna a colpire a Grottaglie

Olio Officina

Confagricoltura Taranto, Lazzàro: Agricoltori sotto tiro, il racket dei tendoni torna a colpire a Grottaglie

Nota stampa Confagricoltura Taranto. «Agricoltori di nuovo sotto tiro a Grottaglie, noi non li lasceremo soli». Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto, condanna fermamente il raid criminale messo a segno probabilmente da ignoti, la notte scorsa, ai danni dei vigneti di un un associato molto noto nella Città delle Ceramiche. «Il taglio dei tiranti – commenta Lazzàro – ha danneggiato pesantemente i tendoni di un nostro imprenditore e rappresenta, per tutti noi, un brusco risveglio. Risponderemo con la stessa forza e determinazione di un anno fa, quando tra giugno e settembre si sono verificati diversi danneggiamenti ad opera di mani criminali che, ora, sono tornate a imperversare. Non sappiamo se dietro ci sia il disegno di singoli o della criminalità organizzata ma, in ogni caso, sollecitiamo i nostri iscritti a denunciare qualsiasi fatto o circostanza che possa aiutare gli inquirenti a far luce su questo nuovo inquietante episodio».

Le 38 segnalazioni di un anno fa spinsero Confagricoltura Taranto a chiedere un maggiore spiegamento di Forze dell’Ordine, ottenendo il concreto intervento del questore e del prefetto di Taranto, oltre che l’attenzione del Parlamento italiano attraverso un’interrogazione parlamentare. «Questo duro colpo – sottolinea Lazzàro – ci chiama a stringerci attorno a chi lo ha subito, esprimendogli tutta l’amicizia, la solidarietà e la vicinanza personale e dell’intera categoria di cui siano capaci; ma ci interpella anche a rialzare la guardia e a stare al fianco di un valido imprenditore che ha bisogno, come tanti altri, di poter lavorare in sicurezza, senza temere problemi di ordine pubblico, attacchi vigliacchi e intimidazioni dirette alla sua stessa libertà di fare impresa. Per questo – conclude il presidente di Confagricoltura – torno a chiedere un intervento forte e rapido delle Istituzioni per spazzare via un clima pesante che pensavamo, finalmente, di esserci messo alle spalle».

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