Terra Nuda

Cosa si sta facendo in merito alla Xylella degli olivi?

Il 4 novembre 2021, al Senato, il Ministro alle Politiche agricole Stefano Patuanelli risponde all’interrogazione del senatore Dario Stefano

Olio Officina

Cosa si sta facendo in merito alla Xylella degli olivi?

Interrogazione a risposta immediata ~ Sen. STEFANO

“Signor Presidente, Onorevoli colleghi,

il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, con una dotazione di 300 milioni di euro, è stato approvato con Decreto interministeriale 6 marzo 2020, n. 2484.Per la gestione del Piano sono stati istituiti:

1) un “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, con il compito di valutare l’attuazione dell’intero Piano e decidere l’allocazione delle risorse tra le diverse misure, in base allo stato di attuazione;

2) un Comitato di sorveglianza, istituito con decreto ministeriale dell’aprile 2020, con il compito di esaminare i singoli provvedimenti attuativi, che si riunisce ogni volta che se ne evidenzia l’esigenza.

Occorre rilevare che, a differenza del Tavolo di coordinamento che non si è riunito per carenza di informazioni, il Comitato di sorveglianza, oltre a riunirsi il 30 aprile 2020, il 22 maggio 2020 e 18 febbraio 2021, è stato consultato con procedura scritta in data 19 giugno 2020.

Ciò detto, segnalo che tra le diverse misure previste dal Piano Xylella, le più importanti sono: – il Sostegno al reddito delle imprese agricole danneggiate dalla diffusione del batterio, cui sono destinati 120 milioni di euro, interamente erogati dal Ministero alla Regione Puglia.

Riguardo lo stato di attuazione, non disponiamo delle informazioni relative alle risorse effettivamente trasferite alle imprese danneggiate; – il Reimpianto olivi zona infetta: si tratta di un intervento fondamentale, perché finalizzato alla ripresa economica e produttiva della zona colpita.

La misura ha una dotazione di 40 milioni di euro.

Per quanto concerne lo stato di attuazione, dalla relazione inviata dalla Regione Puglia in data 25 ottobre 2021, risulta che sono state presentate complessivamente 8.133 domande, con richiesta di espianto di circa 3,8 milioni di alberi, insistenti su 31.900 ettari di terreno e il contestuale impianto di nuovi alberi di olivo su 29.720 ettari, per un fabbisogno finanziario complessivo di circa 222 milioni di euro; – la riconversione verso altre colture, che ha una dotazione di 25 milioni di euro, non è ancora partita in quanto si attendeva l’autorizzazione delle specie resistenti a Xylella. Tale lista è stata da poco approvata dal Comitato fitosanitario nazionale ed il relativo provvedimento è in fase di adozione.

Tutto ciò premesso, tenuto conto del diverso livello di attuazione delle varie misure del Piano e delle esigenze manifestate dal territorio, è stata programmata una riunione del Tavolo di coordinamento per il giorno 11 novembre prossimo, in modo da rimodulare le risorse disponibili in favore delle misure il cui fabbisogno è risultato superiore alle disponibilità.

Per quanto concerne, infine, le ulteriori iniziative che questo Ministero intende intraprendere per la salvaguardia dell’economia agricola pugliese colpita da Xylella, si fa presente che in data 1° ottobre 2021 è stato richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche di Coesione, il rifinanziamento del Piano Xylella, a valere sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2021-2027, per un importo di 500 milioni di euro”.

Interrogazioni e risposta immediata. Nel video che riportiamo in coda, il ministro Patuanelli risponde anche all’interrogazione del senatore Bergesio sul sostegno al settore zootecnico.

Interrogazione a risposta immediata ~ Sen. BERGESIO

“Per risolvere le criticità e sostenere il settore zootecnico, stiamo costruendo nella nuova PAC e nel Piano Strategico nazionale degli eco-schemi dedicati, in particolare due.

Uno schema su cui potranno volontariamente aderire gli allevatori attraverso due livelli di impegno, di cui il primo prevede un pagamento finalizzato al raggiungimento di obiettivi di riduzione dei consumi di antimicrobici negli allevamenti e che sarà verificato attraverso il sistema Classyfarm.

Un secondo livello, di impegno più alto, prevede un pagamento per l’attività di pascolo unitamente all’adesione al Sistema di qualità nazionale benessere animale, anche visto il percorso che ha fatto la zootecnia, per far vedere quanto di buono quella filiera ha fatto, affidando all’organismo di certificazione la verifica del rispetto dell’impegno di pascolamento.

Nella Legge di Bilancio abbiamo riproposto la norma sulla compensazione IVA che vale 74,5 miliardi sul settore della zootecnia.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza cerchiamo di accompagnare la resistenza di reddito della zootecnia attraverso misure complementari come ad esempio il passaggio del Biogas e del Biometano che è molto importante per il settore zootecnico o come la misura Agrisolare che consentirà un’indipendenza energetica a quelle aziende. Risorse sia nel PNRR che nella Legge di Bilancio, ma soprattutto Governo, Parlamento e tutta la filiera fortemente a difesa dei sistemi produttivi italiani e dell’agricoltura italiana.”

In apertura, foto di Olio Officina

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