Terra Nuda

Da martedi 30 agosto il nuovo romanzo di Guido Conti: La profezia di Cittastella

Consigli di lettura. Un romanzo che racconta le corti padane tra Quattro e Cinquecento

Olio Officina

Da martedi 30 agosto il nuovo romanzo di Guido Conti: La profezia di Cittastella

Ad annunciarlo lo stesso autore, sul proprio profilo facebook: “martedì 30 agosto esce il mio nuovo romanzo La profezia di Cittastella, Mondadori. Un romanzo che racconta le corti padane tra quattro e cinquecento, con padre Berardo che vive eremita nelle paludi del Po, un duca sanguinario, l’ambiguo e cinico buffone Gonella, il nano Rodomonte e Ruggero protagonista del romanzo. Non ho inventato nulla se non la trama. Mi sono divertito moltissimo a scriverlo, spero possiate leggerlo con altrettanta passione. Buona lettura”.

Ed ecco invece la presentazione del volume così come riportata sul libro: “Novembre 1510. Piove da giorni e il Po è in procinto di allagare le terre che circondano la casupola di frate Berardo, isolandolo completamente, quando alla sua porta si presenta un cavallo sfiancato, che porta con sé un neonato. Berardo, che vive solo e conosce le virtù delle piante curative, lo accoglie e gli insegna tutto ciò che sa: gli effetti prodigiosi della medicina naturale, i segreti della caccia e della pesca e i trucchi della navigazione sul Po. Ma soprattutto gli insegna ad avere rispetto per il Grande Fiume, ad amare ogni essere vivente, a vivere in armonia con ciò che lo circonda. Nella vicina Cittastella, intanto, regna il duca Filippo, sovrano sanguinario che trascorre le proprie giornate tra astrologhi, giullari e buffoni, mentre i sudditi reclamano pane e giustizia e i nobili locali tramano per spodestarlo. Quindici anni dopo, il bambino che conosce tutti i recessi del bosco ma non ha mai sperimentato la frenesia e i pericoli della città è diventato un ragazzo vivace e sicuro di sé, legato a Berardo da un affetto profondo. Sarà l’amore per la bellissima Eleonora che porterà Ruggero a Cittastella, su cui incombe una profezia che sta per avverarsi. Tra la minaccia della peste, il tradimento dei compagni di viaggio e il prezioso aiuto dell’amico Francesco, Ruggero si troverà a compiere scelte importanti per la propria vita e il destino del regno. Sullo sfondo di picaresche avventure, s’intrecciano le storie di personaggi indimenticabili, tra cui il nano Rodomonte e Gonella, ambiguo e cinico buffone di corte, mentre infuriano gli scontri sanguinosi tra signorotti locali, i lanzichenecchi al servizio dell’imperatore Carlo V portano morte e distruzione, e il papa mira a espandere i propri territori. A partire da un’accuratissima documentazione storica e sulle ali di una scrittura duttile e immaginifica, Guido Conti mette in scena un romanzo che è insieme la ricostruzione di un periodo storico affascinante, un’avventura ricca di colpi di scena e il resoconto appassionante della lotta di un coraggioso ragazzo contro l’ingiustizia”.

Guido Conti è stato tra l’altro nostro ospite in una edizione, la quarta, di Olio Officina Festival, nel 2014, dove ha presentato alcuni suoi libri. Lo stesso Conti ha pubblicato per Olio Officina Almanacco 2013 un racconto ispirato alla sua esperienza “contadina”, riportato anche su Olio Officina Magazine (QUI).

Intanto, vi attende il suo nuovo romanzo in libreria: l’alta qualità letteraria è garantita, la piacevolezza del racconto anche.

Guido Conti (nella foto mentre è sul palco di Olio Officina Festival) è nato nel 1965 a Parma, dove vive e lavora. Scoperto da Pier Vittorio Tondelli, i suoi racconti sono confluiti nel volume Il coccodrillo sull’altare (Guanda), con cui ha vinto il premio Chiara (1998). Tra i suoi romanzi: I cieli di vetro (premio Selezione Campiello 1999, Guanda), Il tramonto sulla pianura (Guanda, 2005), Le mille bocche della nostra sete (Mondadori, 2010) e Il grande fiume Po (Mondadori, 2012). Ha inoltre pubblicato la raccolta degli scritti giovanili di Cesare Zavattini, Dite la vostra (Guanda, 2002; Premio Carlo Levi 2013) e il volume Giovannino Guareschi. Biografia di uno scrittore (premio Hemingway per la critica 2008, Rizzoli).

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