Terra Nuda

È arrivato il grande momento: Olio Officina Anteprima ad Alghero

Sabato 26 novembre, nella tenuta della famiglia Manca in Sardegna, l'atteso evento in cui si annuncerà e saranno presentate le novità in programma al festival di febbraio 2017. L'evento algherese nel nome di Fratello Olivo

Olio Officina

È arrivato il grande momento: Olio Officina Anteprima ad Alghero

È nella cittadina sarda ubicata in provincia di Sassari, in una terra ricca di olivi, il teatro della nuova edizione dell’Anteprima. Tutte le attenzioni nel nome di Fratello Olivo, dunque, in attesa della sesta edizione di Olio Officina Festival. A ospitare l’evento, l’azienda agricola Domenico Manca.

Un ricco programma che si può consultare QUI. Ad Alghero un momento importante di confronto che ha, tra i relatori, Luigi Caricato in dialogo con i professori Salvatore Camposeo e Angelo Godini, dell’Università di Bari, il professor Sandro Dettori dell’Università di Sassari, e Aleandro Ottanelli, dell’Università di Firenze, oltre a Giovanni Bandino e, ovviamente, Domenico e Pasquale Manca, della prestigiosa San Giuliano.

La famiglia Manca, dalla solide radici agricole, ha investito da sempre in olivicoltura, oltre che in altre attività inerenti il settore primario. Ora, in un tempo e in una società in cui nessuno più crede nel futuro, non esprimendo più alcuna fiducia, c’è chi coraggiosamente ha deciso di piantare nuovi olivi, perché la storia continua, e tutto si evolve. Da qui il Progetto “Fratello Olivo. Fratello, non a caso, perché ogni olivo non può assolutamente sentirsi mai solo.

Il comparto oleario italiano soffre di una carenza strutturale di materia prima, e a poco serve esaltare il made in Italy, se poi non si produce la quantità di olio necessaria per soddisfare l’esigenza di consumo interna e quella da destinare all’export. Occorre tanta concretezza, che si traduca in assunzione di responsabilità, provvedendo a piantare nuovi olivi in un’ottica moderna, mirata a esaltare da un lato la qualità delle produzioni, dall’altra senza venire mai meno all’imperativo di abbattere i costi di produzione, scelta divenuta fondamentale per essere competitivi sui mercati. Fratello Olivo, infine, anche perché ogni pianta evoca il simbolo della civiltà acquisita.

L’olivo, per le tre grandi religioni del Libro – ebraismo, crsitianesimo e Islam – è l’albero della pace e, insieme, l’albero della vittoria, così come pure costituisce l’asse del mondo, l’inizio e la fine. Non piantare nuovi olivi, equivale a erodere progressivamente le nostre stesse radici.

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