Terra Nuda

È stata rinnovata la collaborazione tra Cia-Agricoltori Italiani e associazione Libera per promuovere l’etica della responsabilità

Un nuovo protocollo d’intesa è stato siglato tra il presidente nazionale della confederazione agricola Dino Scanavino e don Luigi Ciotti. Tra gli obiettivi lo studio dei fenomeni e l’individuazione di nuove soluzioni per combattere la criminalità organizzata nelle campagne e nei mercati

Olio Officina

Un nuovo tassello arricchisce la storica collaborazione fra Cia-Agricoltori Italiani e “Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Il presidente Dino Scanavino e Don Luigi Ciotti hanno, infatti, rinnovato per i prossimi tre anni il protocollo d’intesa fra le due associazioni, nato col progetto “Libera Terra” per promuovere i percorsi educativi e di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Beni e terreni sottratti alle mafie tornano così a produrre frutti per la collettività e offrono occasioni di lavoro e riscatto sociale ai giovani, promuovendo modelli efficaci di sviluppo sociale.

Nell’arco di più di un decennio, la partnership ha abbracciato una lunga serie di iniziative di promozione dell’etica della responsabilità. Il protocollo di collaborazione prevede che Cia metta a disposizione, tramite le proprie attività, consulenza e assistenza tecnica in modo da fornire un valido supporto alle realtà sociali della rete nazionale di Libera.

Con il rilancio del protocollo d’intesa, si vuole continuare a operare insieme per aumentare la conoscenza, tramite la ricerca e lo studio dei fenomeni e individuare nuove soluzioni per combattere la criminalità organizzata, insieme alle autorità di polizia e della magistratura.

La collaborazione tra Cia e Libera è iniziata nel 2001, anno della fondazione della prima cooperativa “Placido Rizzotto” nel palermitano, ed è stata sancita nel 2008 da un primo protocollo d’intesa. L’obiettivo comune è quello della memoria delle vittime innocenti delle mafie e di ripartire dall’agricoltura per proporre un modello di sviluppo alternativo alla logica del sopruso e del ricatto. Dimostrare che quanto sottratto dalle mafie alla collettività, con la violenza e l’intimidazione, può essere restituito alla società civile per creare, attraverso il lavoro sui terreni agricoli “liberati”, nuove opportunità di sviluppo, promuovendo il principio di responsabilità civile nell’economia.

Si ringrazia per la notizia Cia-Agricoltori Italiani

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