Terra Nuda

Il cibo della rinascita. Per ripartire dopo il trauma di un terremoto

L'Associazione Alfa fenice ha riunito a Roma politica, operatori e cittadini per presentare il "Laboratorio della rinascita", un portale creato per valorizzare e promuovere i prodotti tipici dei territori colpiti da eventi sismici. Sfruttando le potenzialità e la visibilità offerte dal web, l’obiettivo si concentra sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche e delle produzioni agricole tipiche di tutti i comuni del cratere

Marcello Ortenzi

Il cibo della rinascita. Per ripartire dopo il trauma di un terremoto

I comuni del cratere dell’Italia centrale subiscono ancora le scosse del terremoto e hanno ancora l’economia che non riparte ma la rinascita dei territori può passare per le produzioni agroalimentari tipiche e per la loro promozione digitale. Il progetto “Laboratorio della Rinascita” presentato nelle scorse settimane presso l’Università La Sapienza di Roma dall’associazione senza fini di lucro Alfa Fenice, appare come un fatto nuovo capace di dare un futuro all’area, sollecitando la sinergia tra diversi attori interessati.

L’11 aprile è entrato in funzione il portale www.portaledeiterritori.it, esito principale del progetto. All’appuntamento erano presenti i sindaci di trentatré Comuni dell’area colpita dal terremoto che hanno accolto con grande entusiasmo il progetto perché sperano che la sensazione d’isolamento che hanno sia spazzata via dalla realizzazione di questo progetto di sviluppo economico che li veda protagonisti attivi.

Il “Laboratorio della Rinascita” è nato da un gruppo di appassionati di diversa esperienza professionale che hanno pensato di promuovere al di là dei confini comunali la conoscenza del grande patrimonio enogastronomico, culturale e paesaggistico dei territori italiani, per utilizzarlo come leva di sviluppo e di crescita. Questi operatori hanno quinti costituito a Roma l’associazione “Alfa Fenice”.

Alfa Fenice, dopo il terremoto del 2016/2017, decise di iniziare la propria attività a sostegno dei Comuni duramente colpiti e con grande necessità di aiuto. I comuni del cratere sono stati invitati a partecipare al progetto e la prima adesione è stata quella del Comune di Amatrice seguita, dopo pochi giorni, da Arquata del Tronto. Altri comuni si sono poi aggiunti e ancora crescono nel numero.

Le caratteristiche del “Portale dei territori”

Sfruttando tutte le potenzialità e la visibilità offerte dal web, il portale ha, come obiettivo, la promozione delle eccellenze enogastronomiche e delle produzioni agricole tipiche e artigianali di tutti i Comuni del cratere. Quindi, per favorire un marketing efficace il portale ha puntato sul fatto che i prodotti non possono essere separati dai luoghi che li ha visti nascere e crescere, caratterizzandoli con il marchio De.Co., “Denominazione Comunale” che non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine. Il marchio ne promuoverà la conoscenza, dando ai prodotti un’identità territoriale e una riconoscibilità, e promuovendone la commercializzazione in Italia e all’estero.

Saranno sviluppati nuovi mercati di sbocco per le piccole e medie imprese agricole ed enogastronomiche, maggioritarie nell’economia del cratere, le quali hanno nel tempo coltivato e poi elaborato prodotti di alta qualità ma ancora senza un’adeguata struttura distributiva che consentisse loro di espandersi al di là del territorio in cui operano. C’è già il portale ma verranno anche attività promozionali accompagnate da eventi dedicati: partecipazione a mostre e fiere nazionali per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’artigianato; organizzazione di eventi, sia nelle città maggiori, sia nei diversi territori, dove ricette di cucina, vini, oli, altri prodotti tipici alimentari e non, paesaggi e luoghi d’arte raccontino la loro peculiarità e le loro tradizioni.

Il nuovo strumento sarà un centro di ricerca, sviluppo e promozione che consenta il rafforzamento e la crescita delle imprese produttrici dei territori, la nascita di nuove attività, il conseguente incremento dei flussi turistici e la creazione di nuove opportunità di lavoro qualificato. Le Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli studi di Teramo, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’ICE, l’ANCI, UNPLI, Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e Parco Nazionale dei Monti Sibillini hanno assicurato la loro collaborazione per rendere sempre più attivo il progetto.

La foto di apertura è di Giorgio Sorcinelli

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