Terra Nuda

Il fondo per la tutela delle piccole e medie filiere non si è dimenticato della canapa

Sono in arrivo tre milioni per migliorarne la qualità. Il ministro Patuanelli ha recentemente firmato il decreto che disciplina la ripartizione dei fondi in dotazione delle filiere di dimensioni minori. Per rendere più redditizie le attività dei canapicoltori sarà quindi necessario investire la somma a loro assegnata in ricerca e meccanizzazione, garantendo una maggiore sinergia tra le associazioni interessate

Marcello Ortenzi

Il fondo per la tutela delle piccole e medie filiere non si è dimenticato della canapa

Tre milioni di euro per far crescere la filiera nazionale della canapa industriale previsti dal Bilancio dello Stato 2022.

Il ministro Stefano Patuanelli, alla fine di dicembre, ha firmato il decreto che disciplina criteri e modalità di ripartizione delle risorse del fondo per la tutela e il rilancio delle filiere minori, tra le quali figura anche la canapa industriale.

Istituito dalla legge di bilancio 2021, il fondo ha una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021, di cui tre milioni sono per la canapa.

Esso è utilizzato per concedere aiuti alle aziende agricole nel rispetto di specifiche procedure di presentazione delle domande e di verifica dei requisiti.

Lo stanziamento per la filiera canapa è suddiviso tra tre linee di intervento: aiuto ad ettaro, nuove varietà, controllo Thc e meccanizzazione.

Il primo intervento prevede l’aiuto ad ettaro pari a 300 euro, nel limite di 50 ettari.

Il secondo riguarda l’attività di ricerca per progetti su nuove varietà di canapa nel settore sementiero, sui metodi di controllo veloce sul Thc e sulla meccanizzazione e trasformazione primaria della canapa.

Infine, un aiuto in ‘de minimis’ alle imprese che investono nel post raccolta della canapa e in impianti di essiccazione, di pulizia del prodotto, stigliatura, confezionamento in atmosfera modificata, conforme agli standard di qualità del mercato ad uso alimentare (seme di canapa e derivati del seme). Importante avere i primi fondi da dedicare alla meccanizzazione della raccolta della canapa, segmento di filiera ancora da ottimizzare tecnicamente.

Questi primi fondi servono per rafforzare le sinergie tra gli operatori del comparto, creando sistema, e per migliorare le produzioni concentrandosi sulla ricerca.

La cifra è un aiuto utile per il comparto, tuttavia è una piccolissima cifra se si pensa a quanti oggi in tutte le regioni italiane si stanno attivando e vogliono investire per far partire delle filiere di canapa industriale.

Le associazioni dei canapicoltori si augurano che questi fondi arrivino velocemente e segua una politica informativa sulle modalità di accesso equa e trasparente.

Inoltre, si spera in una collaborazione delle istituzioni, al fine di non disperdere i fondi stanziati e di far davvero partire il futuro della canapa in Italia.

In apertura meccanizzazione della canapa, foto di Marcello Ortenzi

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