Terra Nuda

L’addio a Michele Galantino

Ha contribuito a far cambiare il volto alla Puglia olearia. E’ stato un frantoiano che ha saputo valorizzare la sua figura professionale decidendo di confezionare l’olio prodotto in tempi in cui i frantoiani erano ben lontani dal farlo

Luigi Caricato

L’addio a Michele Galantino

La notizia lascia in silenzio, stupefatti perché improvvisa e imprevista.

E’ scomparso all’età di 73 anni ed è una grande perdita. Io l’ho conosciuto da lungo tempo, dalla seconda metà degli anni Novanta. Lui aveva reso celebre il marchio che porta il nome della sua famiglia, “Frantoio Galantino”, quando in Puglia, salvo alcune felici eccezioni, ci si limitava solo a produrre.

Uno dei meriti di Michele Galantino è di aver saputo coniugare qualità e quantità, che è la parte più difficile e complessa. Lo scorso anno si era imposto quale eccellente azienda alla prima edizione del concorso sul packaging “Le Forme dell’olio”, ma in verità se si visita il sito aziendale si nota come premi e riconoscimenti non siano mai mancati. A mancare invece – ora – è la sua determinazione e capacità di stare un passo avanti.

La foto è tratta da LSD Mgazine

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