Terra Nuda

L’Anteprima dell’olio Dop Umbria

Si è conclusa la prima edizione dedicata agli extra vergine con attestazione di origine prodotti nel corso dell’olivagione 2019

Olio Officina

L’Anteprima dell’olio Dop Umbria

Si è conclusa mercoledì 4 dicembre, con un brindisi e un arrivederci alla prossima edizione, l’Anteprima dell’olio evo Dop Umbria. Non è una consuetudine per il mondo dell’olio, mentre lo è per il mondo del vino, ma occorre pur iniziare a presentare la nuova annata olearia. L’olivagione 2019 con i suoi oli è stat dunque presentata a un pubblico di giornalisti, influencer, chef e operatori di settore.

L’Anteprima, organizzata dall’Associazione Strada dell’olio evo Dop Umbria, in collaborazione con tutti gli attori del comparto olivicolo umbro, ha visto la partecipazione di trenta giornalisti della stampa nazionale, di chef dell’associazione Chic – Charming Italian Chef, di sommelier dell’olio e di diversi operatori di settore.

La due giorni ha avuto luogo a Montone, in provincia di Perugia, il 3 dicembre, dove si sono tenuti diversi momenti dedicati all’assaggio e alla conoscenza dell’olio e.v.o. Dop Umbria, valorizzati anche grazie ai preziosi luoghi in cui sono stati proposti.
Il primo momento tecnico, presso l’enoteca dell’Antica Osteria, ha visto i due capi panel Angela Canale e Giulio Scatolini, guidare chef e giornalisti in una sessione di assaggio dell’olio evo Dop provenienti dalle cinque sottozone in cui è suddivisa la Dop Umbria.

L’agronoma Angela Canale ha evidenziato alcune specificità dell’annata, evidenziando come la raccolta del 2019, iniziata a partire dai primi giorni di ottobre, sia tutt’ora in corso, a causa delle ripetute piogge che nei giorni scorsi si sono susseguite. “I noti profumi erbacei – ha affermato la Canale – quest’anno si esprimono più evidenti e avvincenti che mai. Neanche i sapori amari e piccanti si sono fatti attendere. Erbe di campo, foglia di carciofo, note agliacee, mandorla fresca e mallo di noce sono le caratteristiche che quest’anno troverete negli oli Dop Umbria”.

Anche il capo panel Giulio Scatolini ha evidenziato come il valore di organizzare una Anteprima per l’olio Dop Umbria sia stata “una felice intuizione, anche perché, a differenza del vino, l’olio è un prodotto non idoneo a invecchiare e tra l’altro nei primi mesi di vita esprime al meglio le sue caratteristiche sensoriali e di gusto. Per cui rappresenta al meglio e nel momento più idoneo, il lavoro fatto in campo e in frantoio”.

È nella Chiesa di San Francesco che si è svolta la presentazione pubblica della nuova annata dell’olio extra vergine di oliva Dop Umbria, con il banco di assaggio nel Chiostro esterno alla Chiesa, con una selezione dei migliori oli certificati regionali, delle aziende Batta Giovanni, Marfuga, Oro di Giano, Frantoio CM, Decimi e Gaudenzi.

Secondo Paolo Morbidoni, presidente della Strada dell’Olio dell’olio evo Dop Umbria, “l’olio Dop Umbria nasce da un territorio unico, da cultivar autoctone, da un saper fare millenario a cui la tecnologia moderna ha dato una spinta formidabile per arrivare alla soglia dell’eccellenza. E questa connessione fra prodotto, uomo e territorio è il vero elemento non riproducibile. È ciò che si trova in ogni bottiglia. È ciò che si respira visitando le aziende olivicole.”.

Federico Mariotti, intervenuto a nome del 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria – 3A-Pta, società che sin dal 1998 è autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole al controllo e certificazione dell’olio Dop Umbria, ha precisato che l’olio extra vergine d’oliva Dop Umbria è stato il primo, registrato in ambito comunitario a comprendere l’intero territorio regionale. Le indicazioni sulle modalità produttive sono contenute nel disciplinare e il loro rispetto è controllato, fino all’atto dell’immissione al consumo, dall’Organismo di Certificazione 3A-Pta. Questo meccanismo di controllo, a volte non è percepito appieno nella sua reale importanza dal consumatore: il controllo e la certificazione della produzione e del prodotto, la vigilanza e i controlli dell’Icqrf del Mipaaf, fanno sì che il sistema dei “controlli” italiano sia tra quelli più efficaci al mondo. Il consumatore che compra un prodotto Dop acquista un prodotto controllato e certificato, un prodotto in possesso delle peculiarità conferite dal territorio di produzione e che contraddistinguono le eccellenze italiane come l’olio della nostra regione. Un prodotto che ha una propria identità e che per caratteristiche procedurali di ottenimento ed intrinseche, si differenzia dalla massa, rientrando in quelle specialità che fanno grande l’Italia”.

Quanto ai dati relativi alla Dop per l’anno 2019, “la produzione totale di olio (Dop e non Dop) in Umbria è circa l’1,3% del totale nazionale, la superficie regionale di oliveti inserita nel circuito Dop Umbria è di 7.047 ettari con 1.420.614 olivi, circa 1/3 del totale regionale. Circa il 9% della produzione umbra totale di olio evo, è olio Dop certificato. È importante sottolineare che rispetto a 10 anni fa, la superficie olivetata inserita nel circuito Dop Umbria è aumentata del 67% circa, e il relativo numero di olivi in controllo è aumentato del 44% circa. Nelle ultime tre campagne (2016-2018) il quantitativo di prodotto certificato è cresciuto del 30% circa, passando da 411520 litri a 533105 litri certificati. “Anche questa campagna – ha concluso Mariottisi prospetta assolutamente in linea con i requisiti di conformità del disciplinare di produzione della Dop Umbria”.

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