L’appello dell’Unasco al Governo: non siamo agricoltori di serie B, investire di più sull’olio italiano
Nota stampa di Marco Magheri. Una campagna di informazione e di comunicazione per promuovere l’eccellenza dell’olio extravergine di oliva italiano. Lo chiede al Governo l’Unasco, il consorzio nazionale dei coltivatori e produttori olivicoli, con gli oltre 110mila iscritti. “L’olio extravergine di oliva prodotto in Italia da olive italiane è un patrimonio da valorizzare e da sostenere – sottolinea il Presidente di Unasco, Luigi Canino, durante la riunione dei presidenti delle organizzazioni territoriali svoltasi a Roma – anche finanziando iniziative che mettano in evidenza i valori nutrizionali, di sicurezza e di gusto”.
“È stato fatto per il latte, non capiamo perché altrettanti fondi pubblici non possano essere investiti su un alimento che è orgoglio e simbolo dell’Italia. Gli agricoltori olivicoli non possono essere considerati produttori di serie B” prosegue Canino.
“La nostra battaglia deve essere fatta sulla conoscenza verso i consumatori. Chiediamo al Ministro Martina e al Presidente Renzi una strategia italiana per la valorizzazione dell’olio extravergine di oliva italiano” conclude il Presidente Unasco.
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