L’export del vino secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat
Tendenza positiva: superata quota 6,43 miliardi con un incremento che reca un segno +3,1%, ma la quantità esportata cresce più del valore: +10,6% rispetto al 2018
Ancora crescita nel 2019 per l’export vinicolo italiano che supera i 6,43 miliardi di euro e conferma il trend positivo con il +3,1%rispetto al 2018 e il +7,1% sul 2017: oltre il 60% delle esportazioni in valore è destinato in Europa, anche se i tassi di crescita maggiori si sono registrati in America (+4,7%) e in Asia (+7,1%).
Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, in termini di valore le esportazioni hanno segno positivo per i due principali mercati di destinazione USA (+5,4%) e Germania (+2,5%) – che assorbono rispettivamente 1,54 mld € e 1,06 mld € nel 2019 – mentre mostrano un calo in Regno Unito (-5,0%); a seguire crescite anche per Svizzera (+1,6%) e Canada (+2,6%). Confermano trend particolarmente buoni la Francia (+6,5%) – in cui per la prima volta si superano i 200 milioni di export – e i Paesi Bassi (+8,8%), che già avevano fatto registrare rispettivamente il +12,0%, e il +8,0% nel 2018 rispetto all’anno precedente.
Fra i grandi mercati extra europei, il Giappone mostra un grande recupero (+13,0%) dopo lo stop del 2018 e la Cina – che continua a coprire una fetta ridotta dell’export (2,1%) – ha un buon trend (+5,3%) nel 2019: più consistente la crescita nel mercato russo (+21,1%) che nel 2019 supera i 130 milioni di euro.
Fra gli altri mercati di destinazione si sottolineano trend importanti in Polonia (+14,1%), Lettonia (+15,9%), Corea del Sud (+14,5%) e Ucraina (+37,9%), tutti Paesi che avevano mostrato tassi di crescita già nell’anno 2018. Il 60% dell’export vinicolo italiano in valore è destinato in Europa (+1,9%), il 31% in America (+4,7%), il 7,4% in Asia (+7,1%), l’1,2% in Oceania (+4,1%) e lo 0,2% in Africa (+15,4%).
VOLUMI. In termini di quantità si registra una crescita del +10,6% del totale export vinicolo made in Italy nel 2019 rispetto al 2018. La crescita in quantità è da registrare soprattutto in Europa (+13,0%) e in Asia (+15,9%), mentre è più contenuta in America (+2,3%) e più bassa rispetto all’aumento in termini di valore (+4,7%), segno che in queste piazze si è riusciti ad affermare un prezzo più alto del prodotto esportato.
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui
Commenta la notizia
Devi essere connesso per inviare un commento.