Terra Nuda

La fiera mondiale dell’olio

Chiusura positiva per l’ottava edizione del World Olive Oil Exhibition, il più prestigioso salone mondiale riservato agli oli da olive. Si è registrata una crescita del 50 per cento in termini di partecipazione degli acquirenti internazionali

Olio Officina

La fiera mondiale dell’olio

Il World Olive Oil Exhibition si è svolto a Madrid il 27 e 28 marzo scorso, con una cerimonia di esordio, mercoledì 27 marzo, che ha avuto tra i protagonisti, tra gli altri ospiti d’onore, Abdellatif Ghedira, il direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale. Grande è stata la soddisfazione da parte degli organizzatori, i quali hanno registrato una significativa crescita del 50%, in termini di acquirenti internazionali, come pure di visitatori provenienti da 40 nazionalità diverse.

Sono state in tutto oltre 760 le aziende espositrici, provenienti da 10 diversi Paesi. La Spagna, in particolare, ha dominato la scena, rappresentata com’era da 10 su 13 regioni produttrici, comprendendo nel totale il 98% della produzione nazionale. Si può pertanto confermare che nei due giorni della manifestazione la crescita del Wooe era evidente, avendoaccolto oltre 4 mila visitatori.

Tante le occasioni di confronto e di scambio di opinioni, con diverse rassegne e incontri, come per esempio l’originale sfida del Wooe Challenge, a tutti gli effetti il primo confronto in assoluto sul tema delle insalate, allo scopo di cercare la migliore combinazione possibile tra gli oli da olive provenienti da quattro diversi Dop di Castiglia-La Mancia. Gli chef partecipanti alla gara erano già pronti, avendo conosciuto e apprezzato, nei giorni precedenti la gara, il profilo sensoriale degli extra vergini.

Il vincitore del Wooe Challenge è stato Manu Urbano, del ristorante di Madrid La Malaje, con Il piatto “Remojón andaluz with fresh cod”, un’insalata di arancia e merluzzo fresco. Inoltre, Sally Knight di Sally Cook (Ciudad Real) e Aurora García da Meson Octavio (Ciudad Real) sono risultati secondi classificati.

Gregorio Jaime, direttore generale di Industrie agroalimentari e cooperative della Castiglia – Governo della Mancha, mentre consegna il premio al vincitore, lo chef Manu Urbano, dal ristorante La Malaje di Madrid

Di grande rilievo è stata sia la Tasting Room, sia l’Olive Oil Bar, attraverso cui è stato possibile intraprendere un viaggio tra i migliori oli d’oliva di tutto il mondo. Tra gli altri, vi erano gli extra vergini delle seguenti denominazioni d’origine Montes de Toledo, Campo de Calatrava, Montes de Toledo, Alta Alcarria, Baena, Priego de Córdoba, Lucena, Olio Aragon, Olio Sierra del Moncayo, Aragona, Monte di Granada e Sierra Magica. Inoltre, supportati dal Coi, sono stati degustati gli oli di altri paesi produttori, tra cui quelli di Cina, Brasile e Croazia.

Il Wooe è stato un momento di incontri molto serrato, avendo accolto grandi professionisti internazionali come Simon Poole, esperto di dieta mediterranea, Joseph Profaci, direttore della North American Olive Oil Association (NAOOA), Alexandra Kicenik, co-fondatrice di Extra Virgin Alliance, Johnny Madge, assaggiatore internazionale di oli da olive, Malcolm Gilmour, importatore d’olio, José Manuel Bajo Prados, segretario generale della Dop Baena, Tassos Kyriakides e Vasilis Vasilou, fondatori dell’Institute for Olive Oil (Yale University, USA), Rafael Anson , presidente della Reale Accademia spagnola di gastronomia, Jaime Lillo, vice direttore del Coi, José María Penco, direttore del concorso Evooleum, e Juan Peñamil, CEO di Mercacei.

La foto di apertura è di Olio Officina, quelle interne al testo del Wooe

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