Terra Nuda

Landolina et Modica, la cultura del buon bere e del buon cibo

L'appuntamento il 28 aprile a Palazzo Landolina di Sant’Alfano, a Noto. Il celebre barocco torna così protagonista della scena in una storica dimora della città siciliana, con una nuova attività ristorativa tutta concentrata sugli aperitivi. Ad annunciare l'iniziativa è Alessandro Modica di San Giovanni

Olio Officina

Landolina et Modica, la cultura del buon bere e del buon cibo

Una nuova avventura in un luogo del cuore, il Palazzo Landolina di Sant’Alfano a Modica. È una iniziativa che ha un che di antico e di moderno insieme. La cartolina di presentazione dell’inaugurazione ricorda i vecchi tempi, ma il progetto guarda al futuro incentrandosi sugli aperitivi.

Alessandro Modica è super concentrato e non nasconde l’emozione. “Un altro meraviglioso angolo barocco di Noto rivivrà con questa nuova iniziativa!”, afferma.

“Ho il piacere di annunciare che domenica 28 aprile 2019, assieme ai cari amici della Ecclesia, e in particolar modo Fratantonio e Aliano, si inaugurerà una nuova attività ristorativa tutta concentrata sugli aperitivi”. È quanto annuncia Alessandro Modica di San Giovanni.

Il luogo che accoglierà d’ora in avanti un pubblico eterogeneo ma soprattutto giovane, si trova all’interno della corte dello storico Palazzo Landolina di Sant’Alfano.

Nell’occasione della serata inaugurale, il direttore generale del Centro sperimentale cinematografico Marcello Foti parlerà della storia di Noto nel cinema, con un focus sulla dimora e un interessante (e anche “bellissimo”, come sostiene lo stesso Alessandro Modica) video presentato per l’inaugurazione.

Come è d’abitudine in questi casi, segue sempre un buffet, unitamente a una foto celebrativa per ricordare la storica cartolina donata alla città da Antonino Modica Nicolaci in occasione della sua elezione al Parlamento nel 1909.

Così, “esattamente 110 anni dopo – spiega Alessandro Modica – Palazzo Landolina e Casa Modica ritornano unite in una alleanza e fratellanza che consentirà a entrambe le dimore di rivivere ancora una volta come ai vecchi tempi”.

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