Terra Nuda
Nel silenzio generale, una legge impone lo sconto massimo del 5% per l'acquisto dei libri
Una scelta ardita e poco lungimirante danneggerà la diffusione della cultura in un Paese tradizionalmente di non lettori. Dal 25 marzo caleranno ulteriormente le vendite dei libri
Olio Officina

A partire dal 25 marzo è in vigore una discutibile legge che fissa la percentuale di sconto massimo dei libri al 5% - tranne in occasione di promozioni speciali. Questa assurda legge (e permetteteci pure di dire: insulsa) è stata pensata, paradossalmente, per “la promozione e il sostegno della lettura”, e invece sortirà l’effetto contrario, punendo così i lettori forti che abitualmente acquistano decine e decine di libri. Ci chiediamo, da editori, a cosa serva punire chi compra volentieri i libri. È una soluzione che penalizza il settore e ci si augura che un prossimo governo, più attento e sensibile all'editoria, possa cancellare una norma che si rivelerà infelice e inadeguata in un Paese in cui le librerie soffrono la grande carenza di lettori.