Terra Nuda

Nessun progresso senza ricerca, prima edizione del Fondazione Umberto Veronesi Award

Sono stati premiati 188 ricercatori con progetti all’avanguardia in oncologia, malattie cardiovascolari e neuroscienze, nell ambito della prima edizione del Fondazione Umberto Veronesi Award.

Olio Officina

Sono 188 i medici e ricercatori, italiani e stranieri, che sono stati premiati oggi durante l’annuale cerimonia dei Grant di Fondazione Umberto Veronesi, presso l’UniCredit Pavilion a Milano. Nello specifico sono 170 le borse di ricerca per ricercatori post-dottorato assegnate dalla Fondazione Umberto Veronesi per l’anno 2018, più 16 borse di formazione e specializzazione e 2 borse per progetti internazionali. A questo numero si aggiunge il sostegno alla Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM), un’istituzione di alta formazione in ambito biomedico che accoglie 95 dottorandi, il finanziamento di 7 progetti di ricerca, tre in più del 2017, e di 4 protocolli di cura in oncologia pediatrica.

Anche quest’anno dunque la Fondazione Umberto Veronesi celebra la ricerca scientifica con la cerimonia di consegna dei Grant, le borse di ricerca assegnate annualmente ai migliori candidati selezionati nel campo dell’oncologia, delle neuroscienze e della cardiologia. L’evento è anche l’occasione per celebrare il lavoro e i risultati di ricercatrici e ricercatori di altissimo livello, nonché l’impegno civile di tanti illuminati sostenitori.

All’evento partecipano Jean Pierre Mustier Amministratore Delegato UniCredit, Paolo Veronesi Presidente Fondazione Umberto Veronesi e Direttore Programma Senologia Istituto Europeo di Oncologia, Laura Boldrini Presidente della Camera dei Deputati, Anna Scavuzzo Vice Sindaco Comune di Milano, Roberto Maroni Presidente Regione Lombardia, Gianni Letta Presidente Associazione Civita, Pier Giuseppe Pelicci membro del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi, Chairman Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Direttore Area Ricerca Istituto Europeo di Oncologia e Chiara Tonelli Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi e Professoressa di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano.

Vari gli interventi e le testimonianze nel corso della mattinata: Chiara Segré Responsabile Supervisione Scientifica Fondazione Umberto Veronesi, Stefano Cinti borsista Fondazione Umberto Veronesi 2018, Angela Restelli ex paziente e Pink Runner Ambassador, Valerio Treviso genitore di Ascanio, un bambino guarito da un tumore pediatrico.

“L’idea di istituire una giornata dedicata a tutti i ricercatori che sosteniamo risale a molto tempo fa” dichiara Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione. “Da quando, nel 2003, siamo partiti finanziando 4 borse di ricerca. Oggi siamo all’ottava edizione della cerimonia, quest’anno abbiamo ricevuto quasi 600 domande, per la maggior parte di altissimo livello scientifico, e ne abbiamo selezionate 188. Vogliamo celebrare questi talenti della ricerca, insieme ai quasi 1.400 che la Fondazione ha sostenuto da quando è nata ad oggi. Ma soprattutto vogliamo guardare al futuro, ai tanti meritevoli ricercatori che verranno, alle scoperte che ci permetteranno di raggiungere, a beneficio della salute di tutti”.

Chiara Tonelli, Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Umberto Veronesi, descrive l’orizzonte cui si rivolge l’impegno della Fondazione Umberto Veronesi: “Il mondo della ricerca e della medicina si evolve rapidamente e la Fondazione Veronesi intende sostenere una nuova mentalità, quella che vede la ricerca di laboratorio affiancata e proiettata alla prevenzione e alla cura. Crede nella crescita di una nuova generazione di scienziati capaci di pensare e agire da clinici e ricercatori insieme, capaci di parlare la lingua della medicina del futuro, una medicina molecolare, preventiva e personalizzata”.

A supporto di questa visione, nel corso del 2017 la Fondazione Umberto Veronesi ha intrapreso un percorso di analisi per valutare l’impatto sociale delle proprie attività. In particolare, si è cercato di comprendere e misurare il valore sociale creato dagli investimenti erogati in supporto alla ricerca scientifica in campo oncologico e dalle attività per promuovere la prevenzione. Il risultato, ottenuto applicando la metodologia SROI (Social Return on Investment – Ritorno sociale sull’investimento) è che nel 2017 la Fondazione ha generato un ritorno sociale di 1,20€ per ogni euro investito. Il dato conferma la filosofia che sottende la missione della Fondazione: sostenere la ricerca scientifica non è un costo, ma un investimento.

Il 2018 è anche l’anno della prima edizione del Fondazione Umberto Veronesi Award, un premio alle migliori pubblicazioni scientifiche a firma di ricercatori sostenuti dalla Fondazione e pubblicate nell’anno precedente (2017). I tre lavori premiati sono stati selezionati secondo i criteri dell’Impact Factor della rivista scientifica su cui sono stati pubblicati e del potenziale traslazionale della ricerca descritta. Vincitori del Fondazione Umberto Veronesi Award sono Gabriele Varano, Miriam Martini e Chiara Raggi.

I NUMERI DELLA RICERCA DAL 2003 AD OGGI

Dal 2003, anno della sua nascita, Fondazione Umberto Veronesi ha sostenuto 1.379 ricercatori e oltre 100 progetti di ricerca.

I NOSTRI RICERCATORI: innovatori, giovani, cosmopoliti e … donne!

Giovani, innovatori e per la maggior parte donne: sono infatti 148 su 188 le ricercatrici post-dottorato sostenute nel 2018. L’età media dei “post-doc”, uomini e donne, è di 35,5 anni, ancora più giovani i dottorandi della Scuola Europea di Medicina Molecolare, con un’età media di 28 anni.

Diversi gli ambiti di lavoro e di studio nel mondo della ricerca biomedica: 140 tra ricercatori post- dottorato e specializzandi sono impegnati nell’ambito dell’oncologia (fra loro 20 in oncologia pediatrica, 11 sui tumori tipicamente maschili e 51 sul tumore al seno e sugli altri tumori femminili); 14 lavorano sulle malattie cardiovascolari e croniche, 32 nell’ambito delle neuroscienze,

Le borse di ricerca della Fondazione Umberto Veronesi contribuiscono a bilanciare il fenomeno della migrazione di tanti validi talenti dall’Italia, dove si sono formati con profitto, verso altri Paesi. Da un lato, infatti, si offrono le risorse per permettere di restare a lavorare in centri di eccellenza per chi lo desidera, dall’altro si offrono opportunità in grado di attrarre anche ricercatori stranieri. Nel 2018, infatti, il 15,54% dei ricercatori finanziati è composto da stranieri che hanno scelto un istituto di ricerca italiano per svolgere il loro lavoro, provenendo da Paesi in ogni parte del mondo: Argentina, Australia, Belgio, Bielorussia, Brasile, Bulgaria, Cipro, Croazia, Ecuador, Etiopia, Francia, Germania, Grecia, India, Iran, Libano, Polonia, Serbia, Spagna, Stati Uniti e Venezuela.

DOVE FANNO RICERCA

Fondazione Umberto Veronesi ha l’obiettivo di sostenere la ricerca scientifica all’avanguardia portata avanti da ricercatori italiani o stranieri nei migliori Istituti e Università di tutta Italia: nel 2018 sono 33 le città da Nord a Sud nelle quali lavorano i nostri ricercatori: Aviano (PN), Bologna, Brescia, Camerino (MC), Cagliari, Candiolo (TO), , Ferrara, Firenze, Genova, Meldola (FC), Milano, Modena, Novara, Reggio Emilia, Napoli, Orbassano (TO), Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Pisa, Pozzilli (IS), Rende (CS), Roma, Rozzano (MI), Salerno, , Sassari, Torino, Trento, Trieste e Venezia.

Inoltre, Fondazione Umberto Veronesi ha deciso di sostenere anche ricercatori italiani che svolgeranno un periodo di sei mesi di ricerca all’estero, con l’obiettivo di accrescere la loro formazione e professionalità e riportare poi in Italia il know-how acquisito. L’elenco dei prestigiosi istituti stranieri che ospiteranno i ricercatori di Fondazione nel 2018 comprende: la Ohio State University, la Washington University in St Louis e la University of California at Los Angeles negli Stati Uniti, l’University of Malta, l’University of Gothenburg e il Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, il King’s College di Londra, l’Institut de Neurobiologie de la Méditerranée (INMED) di Marsiglia, il Central Institute of Mental Health (CIMH) di Mannheim e la Technical University of Munich (TUM ) in Germania.

COME SONO SELEZIONATI I RICERCATORI DA SOSTENERE

La selezione dei ricercatori post-dottorato finanziati da Fondazione Umberto Veronesi avviene tramite un bando pubblico online: tutte le domande pervenute vengono poi esaminate da un Comitato Scientifico di valutazione, che redige una graduatoria sulla base del progetto di ricerca proposto e del curriculum scientifico e professionale dei candidati, con particolare attenzione al numero e alla qualità delle pubblicazioni scientifiche. Il requisito minimo è avere almeno due pubblicazioni, di cui almeno una come autore principale, su riviste scientifiche internazionali peer-reviewed.

I progetti di ricerca vengono valutati in base a:

  • qualità intrinseca

  • bontà e fattibilità della pianificazione sperimentale

  • potenziale traslazionale, cioè capacità di trasferire velocemente i risultati dal laboratorio alla pratica

    clinica sui pazienti

    Solo per il bando di ricerca 2018 sono pervenute 594 domande.

    GLI AMBITI DI RICERCA DELLE BORSE DI FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

    ONCOLOGIA

    I tumori sono un insieme di malattie molto complesse caratterizzate da proliferazione anomala di alcune cellule. Questa è causata da mutazioni a livello del DNA che rendono le cellule tumorali insensibili al controllo. Col tempo, le cellule acquisiscono la capacità di sfuggire al sistema immunitario, iniziano a migrare in altri tessuti del corpo, causando metastasi, e diventano resistenti ai farmaci. Comprendere i meccanismi molecolari dei tumori è essenziale per sviluppare nuove terapie più efficaci. In quest’area nel 2018 verranno finanziate 124 borse di ricerca post-dottorato, oltre ai dottorandi della SEMM e alle borse di formazione e specializzazione clinica, 7 progetti di ricerca e 4 protocolli di cura in oncologia pediatrica.

Le 124 borse di ricerca post-dottorato in area oncologica sono così suddivise:

16 oncologia generale 26 tumore al seno
7 tumore all’ovaio
2 tumore all’utero

10 tumore alla prostata
1 tumore alla vescica
2 tumore al rene
20 leucemie e tumori ematologici 8 tumore al polmone

6 tumore all’intestino
3 tumore al fegato
2 tumore del pancreas
11 tumori del sistema nervoso
6 melanomi e tumori della pelle
4 sarcomi e tumori delle parti molli

MALATTIE CARDIOVASCOLARI E CRONICHE

Le patologie cardiovascolari sono malattie a carico del cuore e dei vasi sanguigni. Tra le cause principali, vi è l’aterosclerosi, cioè il restringimento dei vasi sanguigni per un’occlusione causata da accumulo di colesterolo, infiammazione e ispessimento delle pareti. Le conseguenze possono essere infarto, ictus e sindromi vascolari. Rientrano nelle malattie cardiovascolari anche difetti congeniti del cuore, patologie reumatiche e croniche, scompenso e insufficienza cardiaca. Sono molto diffuse nei paesi occidentali, soprattutto a causa di errati stili di vita e mancata prevenzione.

In quest’area verranno finanziate 14 borse di ricerca post-dottorato. NEUROSCIENZE

Le neuroscienze rappresentano ancora un campo in gran parte sconosciuto, che richiede, per essere esplorato, metodi sempre più multidisciplinari e lo sviluppo di tecnologie avanzate. La ricerca punta oggi all’identificazione di strumenti di diagnosi precoce, marcatori affidabili, studi molecolari che permettano lo sviluppo di efficaci strategie di prevenzione e la creazione farmaci sempre più specifici. Negli ultimi anni, inoltre, la ricerca sta studiando i meccanismi biologici alla base dei disturbi psichiatrici o di sviluppo cerebrale, come i disturbi dello spettro autistico.

In quest’area verranno finanziate 32 borse di ricerca post-dottorato. Tra le patologie studiate: morbo di Alzheimer, di Parkinson, disturbi dello spettro autistico, sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e sclerosi multipla, depressione e invecchiamento cerebrale.

FONDAZIONE UMBERTO VERONESI AWARD
La prima edizione del premio dedicato al Prof. Umberto Veronesi ai migliori ricercatori sostenuti negli anni

Eccellenza e merito: queste sono le principali caratteristiche con cui vengono selezionati i ricercatori sostenuti ogni anno dalla Fondazione Umberto Veronesi.
Quasi 1.400 talenti scientifici che, dalla nascita della Fondazione nel 2003 a oggi, hanno contribuito al progresso della ricerca e della medicina in Italia.

Da quest’anno per premiare i migliori articoli scientifici di ricercatori sostenuti da Fondazione e pubblicati nell’anno precedente, Fondazione Umberto Veronesi ha istituito il Fondazione Umberto Veronesi Award.

Per essere inclusi nella competizione, gli articoli scientifici dovevano rispettare i seguenti requisiti:

  •  pubblicazione nell’anno precedente su una rivista internazionale peer-reviewed;

  •  il ricercatore sostenuto da Fondazione Umberto Veronesi doveva risultare come primo o ultimo autore;

  •  Fondazione Umberto Veronesi doveva essere esplicitamente nominata nei ringraziamenti e/o nelle affiliazioni;

  •  in caso parte della ricerca sia stata svolta all’estero, l’affiliazione del ricercatore doveva riportare anche il laboratorio italiano di provenienza;

  •  l’articolo doveva essere stato inviato alla Fondazione Umberto Veronesi a pubblicazione avvenuta. Il comitato scientifico di Fondazione Umberto Veronesi ha poi valutato gli articoli scientifici sulla base dell’Impact Factor e del potenziale traslazionale della ricerca.

    Nomi dei tre vincitori del Fondazione Umberto Veronesi Award 2018:

    Gabriele Varano

    Sostenuto da Fondazione Umberto Veronesi nel 2013. Ha svolto la ricerca presso l’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano.
    Articolo premiato: The B-cell receptor controls fitness of MYC-driven lymphoma cells via GSK3β inhibition pubblicato su Nature, vol 546, l’8 giugno 2017.
    Breve descrizione progetto: Lo studio dimostra che il recettore BCR fornisce un vantaggio selettivo alle cellule di linfoma ponendo le basi per lo sviluppo di terapie che prevengano lo sviluppo di farmacoresistenze.

    Miriam Martini

    Sostenuta da Fondazione Umberto Veronesi nel 2015 e 2016. Ha svolto la ricerca presso l’Università degli Studi di Torino.
    Articolo premiato: Mitotic Spindle Assembly and Genomic Stability in Breast Cancer Require PI3K-C2α Scaffolding Function pubblicato su Cancer Cell, vol 32, il 9 ottobre 2017

Breve descrizione progetto: La ricerca ha scoperto che la proteina PI3K-C2α è un nuovo marcatore del tumore al seno e permette di selezionare in maniera più accurata le pazienti che ricevono la chemioterapia neoadiuvante.

Chiara Raggi

Sostenuta da Fondazione Umberto Veronesi nel 2015, 2016 e 2017. Ha svolto la ricerca presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI).
Articolo premiato: Cholangiocarcinoma stem-like subset shapes tumor-initiating niche by educating associated macrophages pubblicato su Journal of Hepatology, vol 66(1), nel gennaio 2017.

Breve descrizione progetto: Questo lavoro dimostra, nel colangiocarcinoma del fegato, come le cellule staminali tumorali creino un microambiente specifico per la propria Breve descrizione progetto Questo lavoro dimostra, nel colangiocarcinoma del fegato, come le cellule staminali tumorali creino un microambiente specifico per la propria attività, interagendo con i macrofagi.

Si ringrazia per la notizia Sara di Paolo, di Words

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