Terra Nuda

Olio da olive, la soddisfazione di Agrinsieme per il via libera ai nuovi limiti per gli acidi grassi nell’extravergine

Salvi gli oli da olive Carolea e Coratina. Il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative del settore agroalimentare sostiene che si tratti di "un risultato atteso dagli operatori e conseguito grazie al nostro impegno". È quanto viene precisato in una nota: "ora si tutelano gli oli di qualità che, per pochi decimali, finora non potevano essere commercializzati come extra vergine”

Olio Officina

Nota stampa. Entrano in vigore i nuovi parametri per gli acidi grassi nell’olio extravergine d’oliva. Con la pubblicazione del regolamento delegato in Gazzetta Ufficiale europea, si conclude con successo un percorso normativo fortemente sostenuto da Agrinsieme.

Grazie a questa modifica -ricorda il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari- ora i nuovi limiti sono fissati rispettivamente a 0,40% per l’acido eptadecanoico; a 0,60% per l’acido eptadecenoico; a 0,50% per l’acido eicosenoico. Questo consentirà ad oli di qualità, quali quelli derivanti dalle varietà Carolea e Coratina, di poter soddisfare i requisiti previsti a livello comunitario.

L’innalzamento dei limiti era stato chiesto da Agrinsieme al ministro Martina per far fronte alle difficoltà riscontrate da moltissimi produttori olivicoli che non riuscivano a commercializzare il proprio prodotto come extravergine per una differenza di pochi decimali, pur in possesso di tutti i requisiti di qualità e purezza.

Un impegno che Agrinsieme ha portato davanti la Commissione, attraverso i lavori del Gruppo di dialogo civile, e le Istituzioni europee e che adesso è realtà, grazie al lavoro sinergico con il Mipaaf -conclude il coordinamento. Un risultato atteso dagli olivicoltori, soprattutto di alcune aree del Mezzogiorno, ancora più necessario visto il momento difficile che sta attraversando il settore.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia