Terra Nuda

Olivagione da record in Andalusia

La raccolta delle olive inizierà ai primi di dicembre. Si registrerà la seconda miglior raccolta olivicola degli ultimi venti anni. E’ quanto si legge sul quotidiano "El Pais"

Agra Press

Olivagione da record in Andalusia

21 ottobre 2013 – L’Andalusia avrà la sua seconda miglior raccolta delle olive negli ultimi due decenni. Il primo dato reso pubblico dal Consiglio agricolo della regione stima una produzione di 1,31 milioni di tonnellate di olio d’oliva, una cifra superata solo leggermente dalla storica campagna 2011-2012 e che triplica le cifre spaventose dello scorso anno, con un calo del 60% causato dal maltempo. Previsioni record per la provincia di Jaen che, con 715mila tonnellate, rappresenta il 54% della produzione andalusa. L’Andalusia rappresenta l’81% di tutta la produzione spagnola.

La stima realizzata dal Consiglio attraverso un sondaggio tra 233 frantoi e più di 1.200 aziende olivicole ha previsto un aumento del 32% rispetto alla media delle ultime cinque stagioni. Questa crescita si fara’ sentire in tutte le province dell’Andalusia (con l’eccezione di Huelva, dove l’olivo è una coltura quasi residuale), ma la consigliera per l’agricoltura, Elena Viboras, ha presentato i dati con la dovuta cautela spiegando che ci potrebbe essere un’oscillazione al ribasso fino al 10%, in funzione delle condizioni climatiche delle prossime settimane.

Le cooperative e le organizzazioni agricole hanno ricevuto con una certa diffidenza queste previsioni quasi storiche, notevolmente superiori a quelle in loro possesso. “I dati di previsione possono danneggiare i prezzi”, ha ammesso Luis Carlos Valero, della organizzazione agricola Asaja. Se l’anno scorso, con un calo della produzione cosi’ deciso, il prezzo dell’olio e’ aumentato solo leggermente (non ha superato i tre euro al chilo), ora si teme che la sovrapproduzione provochi un crollo dei prezzi all’origine.

Tuttavia, il basso livello delle scorte esistenti può aiutare ad evitare le tensioni di mercato, come indicato da Rafael Sanchez de Puerta, di Faeca. “Spero che tutti gli operatori lavorino per non abbassare i prezzi, la concentrazione dell’offerta e’ la chiave per essere molto più forti”, e’ stato il messaggio che la consigliera Elena Viboras ha lanciato al settore.

Il valore della produzione della principale coltura dell’Andalusia è pari a 2,24 miliardi e si spera che la campagna attuale generi 23 milioni di giornate di lavoro, il 40 % dell’occupazione agricola della regione. Queste cifre comprendono anche la produzione di olive da tavola, stimata a 411mila tonnellate, di cui 300mila saranno raccolte nella provincia di Siviglia.

La raccolta delle olive inizierà ai primi di dicembre, anche se le piogge primaverili e la scarsità di precipitazioni in autunno hanno ritardato la fioritura dell’olivo. In considerazione di questi fattori climatici, Juan Luis Avila, dell’organizzazione agricola Coag, dubita che la resa media delle olive possa raggiungere il 22%, come indicato nelle stime del governo regionale dell’Andalusia. [Gines Donaire, quotidiano “El Pais” – a cura di agra press (pf)]

Foto di Luigi Caricato, vietata la riproduzione.

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