Terra Nuda

Omaggio a Giacomo Tachis

E’ stato per oltre trent'anni il direttore tecnico di Antinori. Membro dell'Accademia dei Georgofili e prolifico collaboratore di riviste del settore vitivinicolo, è universalmente noto per aver creato tre fra i vini "supertuscan" più famosi al mondo: il Sassicaia, il Tignanello e il Solaia. E altri grandi vini, in Sardegna come in Sicilia. L’olio? Più vergine della Madonna

Olio Officina

Omaggio a Giacomo Tachis

E’ scomparso all’età di 82 anni a Firenze, il 6 febbraio; era nato il 4 novembre 1933 a Poirino, in Piemonte. Tutto ha inziio nel 1954, quando Tachis si è diplomato presso la Scuola enologica di Alba, da allora è stata un’ascesa continua. Nel 2010 aveva pubblicato per Mondadori il libro Sapere di vino, che è un po’ il suo libro-testamento. Con stile schietto e appassionato, Tachis accompagna il lettore in un viaggio pieno di sorprese tra vigneti, tradizioni storiche e geografiche, cultura gastronomica e creatività made in Italy, per svelarci tutti i segreti dei vini, dalla selezione delle migliori terre alla viticoltura, dalle tecniche di invecchiamento alla degustazione. Affiancando competenze tecniche a una grande erudizione umanistica, ci fa conoscere e apprezzare gli aspetti più interessanti di una cultura millenaria come quella vinicola.

Lo sguardo di Tachis in questo suo libro dal titolo così semplice ed evocativo, Sapere di vino, è rivolto anche al futuro: la scienza e la tecnica hanno infatti migliorato negli anni recenti la produzione vitivinicola, sia con l’ausilio della microbiologia, sia attraverso la diversificazione dei vasi vinari utilizzati. Tuttavia, come opportunamente ammonisce Tachis, occorre battersi contro le mode effimere e gli inganni del marketing. Il vino – secondo Giacomo Tachis – è il risultato di una storia e di una cultura che hanno radici antiche; la scienza enologica, così all’avanguardia oggi, può offrire di certo un grande valore aggiunto, ma solo se utilizzata con intelligenza e competenza.

Tachis non ha trascurato nemmeno un alimento essenziale e significativo come l’olio da olive. Nella presentazione che ha firmato per il volume Vino e olio in Toscana, per conto della casa editrice Il Fiore nel 1999, scrisse curiosamente che siamo oggi in grado di assaporare la variegata tavolozza di colori, sapori e profumi che proviene dall’olio extra vergine di oliva, “più vergine della Madonna”, come disse una volta un famoso poeta americano quando lesse una bottiglia d’olio toscano, ricevuta in omaggio la denominazione “olio extra vergine di oliva”.

Giacomo Tachis è stato un grande personaggio, ma soprattutto un grande professionista, un uomo di cultura che ha creduto proprio nel valore del sapere e che ha fatto della cultura la sua nota distintiva. Ed è, in fondo, ciò che veramente manca al mondo dell’olio, una figura professionale in grado di creare oli pari, per valore e autorevolezza, a vini come il Tignanello e il Sassicaia.

La foto di apertura è tratta da Internet

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