Terra Nuda

Politi, Cia: l’aggregazione per il rilancio del settore olivicolo

Agra Press

Roma – “E’ sempre piu’ indispensabile dare forti segnali per il rilancio del settore olivicolo e agire secondo un’ottica di vero sistema”, ha affermato il presidente della Cia – Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi all’assemblea elettiva del Cno (Consorzio nazionale olivicoltori) che ha confermato alla presidenza Gennaro Sicolo.

Secondo Politi, “e’ opportuno impegnarsi per cercare di costruire una strategia nazionale per l’olivicoltura che abbia come obiettivi finali la riorganizzazione delle strutture economiche (le organizzazioni dei produttori) e adeguate politiche di promozione e informazione che valorizzino il nostro prodotto”.

“In una fase delicata come quella che sta vivendo l’agricoltura italiana – ha sottolineato il presidente della Cia – agire assieme e’ necessario per ottenere risposte piu’ tempestive sia a livello nazionale che europeo”. “E cio’ vale soprattutto – ha rilevato Politi – per la nostra olivicoltura che registra una grave situazione che sta coinvolgendo alcune aree di produzione della Puglia, colpite dal batterio ‘xylella fastidiosa'”.

Per Politi, e’ “un’emergenza alla quale deve far fronte l’unione europea, che deve muoversi con tempestivita’ attraverso stanziamenti adeguati per sostenere gli sforzi gia’ messi in atto sia a livello nazionale che regionale per sostenere i redditi dei produttori che stanno subendo pesanti conseguenze”.

“Non bisogna, poi – ha aggiunto il presidente della confederazione – dimenticare l’importanza di relazionarsi con la filiera”. “Per questo – ha proseguito Politi – occorre uno sforzo da parte di tutti affinche’ l’organismo interprofessionale possa funzionare, essere migliorato in modo tale da definire accordi e diventare uno strumento davvero efficace per il settore”.

“In tale contesto la promozione dell’accordo interprofessionale che si sta portando avanti sul territorio – ha concluso il presidente della Cia – e’ stata un’occasione per iniziare a diffondere ai nostri agricoltori le possibilita’ che le positive relazioni di filiera possono generare. ovviamente la strada da percorrere e’ ancora lunga e difficile”. (cl.co)

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