Terra Nuda

Tullio Forcella eletto vice presidente del Conoe

Un ruolo di primo piano all'interno del Consorzio per la raccolta e il trattamento degli oli vegetali esausti, nell'ambito di una realtà che opera al fine di scongiurare impatti dannosi sul territorio e sulla salute delle persone grazie alla corretta gestione del rifiuto, assieme alla crescita dell’economia circolare, promuovendo anche la transizione verso una economia a basse emissioni

Olio Officina

Tullio Forcella eletto vice presidente del Conoe

Il direttore generale di Federolio ha assunto l’incarico dopo che nel corso del Consiglio di Amministrazione del Conoe, il Consorzio per la raccolta e il trattamento degli oli vegetali esausti, che si è tenuto lo scorso 29 giugno, è stato deciso di conferirgli tale carica in modo da essere parte attiva nella complessa gestione degli oli esausti.

Il Conoe è stato istituito nell’ottobre del 1988 proprio con la funzione di organizzare, controllare e monitorare la filiera degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti a fini ambientali, a tutela della salute pubblica e, allo scopo di ridurre la dispersione del rifiuto trasformando un costo ambientale ed economico in una risorsa rinnovabile.

Gli oli vegetali usati possono essere recuperati in molteplici processi e applicazioni: tal quali possono essere utilizzati come sorgente di energia rinnovabile in impianti di co-generazione; possono essere trasformati in biolubrificanti adatti all’utilizzo in macchine agricole o nautiche, nonché a prodotti per la cosmesi, saponi industriali, inchiostri, grassi per la concia, cere per auto.Negli ultimi anni il principale mercato di sbocco per il recupero di questo rifiuto ha riguardato l’utilizzo come materia prima seconda per la produzione di biodiesel: un combustibile vegetale non tossico e completamente biodegradabile che può essere utilizzato come carburante per autotrazione in sostituzione o miscelazione di carburanti di origine fossile, riducendo il contributo di emissioni di CO2 nel settore dei trasporti.

Nel sistema Conoe circa il 90% degli oli vegetali esausti viene avviato a produzione di biodiesel. Questa forma di recupero, oltre a scongiurare impatti dannosi sul territorio e sulla salute delle persone grazie alla corretta gestione del rifiuto, assieme alla crescita dell’economia circolare promuove anche la transizione verso una economia a basse emissioni, sia come produzione di fonti rinnovabili sia come riduzione netta delle emissioni di gas serra, fattore oggi ancora più importante dopo lo storico accordo globale sul clima siglato a Parigi.

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