Terra Nuda

Un’edilizia efficiente con la canapa

Conoscete i vantaggi che ne derivano? Ultimamente Enea ha effettuato test su pareti “imbottite” di canapa che hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Si tratta di un materiale dalle innumerevoli applicazioni, anche perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera, inoltre per coltivarla non vengono utilizzano pesticidi. La coltivazione della canapa è in forte espansione, la Puglia è la regione che ne produce di più

Marcello Ortenzi

Un’edilizia efficiente con la canapa

Un settore eminente nell’Economia Circolare è rappresentato dalla filiera della canapa, ormai in produzione in diverse regioni italiane.La materia prima estratta dalla canapa è un precursore dell’industria chimica, perché consente di ottenere vernici, saponi, cere, cosmetici, ecc., non inquinanti e totalmente biodegradabili.

Ultimamente Enea ha effettuato test su pareti “imbottite” di canapa che hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, oltre a una bassa conducibilità termica e a una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri. Inoltre, in caso di incendi è stata riscontrata una minore velocità di propagazione delle fiamme. Infatti la bioedilizia è uno delle utilizzazioni più interessanti e costruire edifici sostenibili ed efficienti, riducendo i consumi degli impianti di climatizzazione, oggi è possibile, utilizzando come isolante la fibra di canapa in sostituzione dei minerali comunemente impiegati in edilizia (ad esempio la lana di roccia).

Il Centro Ricerche ENEA di Brindisi nell’ambito del progetto EFFEDIL ha dimostrato gli ottimi risultati delle pareti con componenti di fibre da canapa. I test su pareti “imbottite” di canapa hanno dimostrato un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, oltre a una bassa conducibilità termica e a una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri. Inoltre, è stata riscontrata una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio. I dati dei test hanno rivelato che le fibre di canapa migliorano l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico, cioè la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato istante, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore. E’ risultata anche una buona permeabilità al vapore acqueo, permettendo così di evitare la formazione di condensa.

Un’altro risultato del progetto EFFEDIL è la dimostrazione che questa pianta ha un minore impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo perché più sostenibile della lana di roccia. Inoltre, la coltivazione della canapa è benefica sia per la biodiversità (favorisce l’impollinazione delle piante), sia per l’agricoltura in sé (le forti e lunghe radici riescono a penetrare in profondità, “areando” naturalmente il suolo e “assorbendo” le sostanze inquinanti, i metalli pesanti nelle aree di bonifica).

Costruire e riqualificare in modo sostenibile potrebbe far risparmiare il 50% di energia e in questo contesto gli edifici svolgono un ruolo chiave in quanto sono responsabili di buona parte del consumo energetico nazionale: secondo studi ENEA, infatti, i consumi energetici nelle abitazioni in Italia sono responsabili del 45% delle emissioni di CO2.

L’Italia ha almeno 3000 ettari di coltivazioni della pianta (Fonte Federcanapa) e il territorio pugliese ha già diversi coltivatori ed è la regione che ne produce di più, seguita da Piemonte, Veneto e Basilicata. Alcuni ettari di coltivazioni sono state impiantate anche vicino l’Ilva per aiutare la bonifica dei terreni. In particolare in Puglia si sta sviluppando un modello di economia circolare a filiera corta, che prevede il raddoppio della coltivazione e il potenziamento dell’impianto di trasformazione esistente fino a una capacità di circa 5 mila tonnellate l’anno.

“Un altro importante obiettivo che l’ENEA si pone, ha sottolineato Vincenza Luprano – è quello di creare una rete tra istituzioni, università, piccole e medie imprese locali e agricoltori, per aumentare il numero di occupati nella nostra terra e per migliorare la qualità della vita in maniera sostenibile”.

La canapa è un materiale dalle innumerevoli applicazioni perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera, inoltre per coltivarla non vengono utilizzano pesticidi.

La coltivazione della canapa è in forte espansione sia in Europa che in Italia (circa 3.000 ettari, fonte Federcanapa): la Puglia è la regione che ne produce di più.

PRECISAZIONE del 5 luglio 2016, a cura dell’Ufficio Stampa FIVRA. In merito all’articolo che avete appena letto, vi segnaliamo una doverosa precisazione nata da una dichiarazione errata da parte dell’Enea. FIVRA (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate), l’associazione dei principali produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro per isolamento), segnala di conseguenza che la canapa non possiede prestazioni superiori rispetto alle lane minerali: queste ultime, infatti:
— hanno conducibilità termica minore (dunque garantiscono un migliore isolamento termico)
— hanno coefficiente di resistenza alla diffusione del vapore acqueo µ = 1 (pari a quella dell’aria), dunque sono traspiranti esattamente come l’aria
— sono impermeabili, non imputridiscono, sono inerti e non vengono attaccate da microrganismi
— hanno la migliore possibile reazione al fuoco (Euroclasse fino alla A1, ovvero incombustibile, risultato che un materiale organico non riesce a raggiungere)
Lana di roccia e lana di vetro (essendo realizzate da comuni risorse minerali, molto spesso derivanti da un riciclo) hanno un basso impatto sull’ambiente e sono assolutamente sicure per l’uomo (tanto che quelle prodotte dai soci FIVRA sono esentate dalla compilazione della Scheda Dati Sicurezza), come recentemente ribadito dal documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) – Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”, approvato dalla Conferenza Stato/Regioni, su proposta del Ministero della Salute, in data 25 marzo 2015 (maggiori info sono disponibili QUI).
Segnalaliamo inoltre che la stesso Enea ha rettificato il video che ha generato il malinteso.

PRECISAZIONE DEL 29 luglio 2016, a cura dell’Ufficio stampa e Rapporti con i media di Enea. A chiarimento di quelle che sono state le attività di ricerca ENEA sull’utilizzo della canapa in edilizia, si precisa che il progetto Effedil ha riguardato i benefici dell’utilizzo della canapa come isolante negli edifici rispetto a pareti costruite con il solo laterizio senza isolante. I riferimenti alla lana di roccia e di vetro sono stati fatti a solo scopo esemplificativo, senza alcun tipo di comparazione con le proprietà tecniche e di sostenibilità degli isolanti minerali. Per ulteriori informazioni si veda la nostra news completa QUI e il video QUI

La foto di apertura è fornita dall’autore

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