Terra Nuda

Xylella, brutto scivolone della Gazzetta del Mezzogiorno che abbraccia la sottocultura dell’antiscienza

Lo sconcerto è al massimo livello, anche perché questo brutto scivolone non riguarda un giornaletto di periferia, ma una storica testata che vantava un prestigio nazionale, almeno fino a qualche anno fa, prima della grande crisi quasi a rischio di chiusura della testata. Sarà forse per questo effetto della crisi interna al giornale che si arriva a pubblicare di tutto senza alcuna verifica delle fonti?

Olio Officina

Xylella, brutto scivolone della Gazzetta del Mezzogiorno che abbraccia la sottocultura dell’antiscienza

“Stamattina – scrive in un post su Facebook il ricercatore Pierfederico La Notte – leggo esterrefatto l’intervista, firmata da un giornalista che non ho mai sentito nominare, ad un perfetto sconosciuto che pontifica e vaneggia di xylella e problemi ambientali senza aver mai pubblicato nulla sul tema, che rilancia e ripropone dopo anni le solite assurde tesi complottiste dei diserbanti, della carenza di sostanza organica, dei terreni resi sterili dai pesticidi, della falda inquinata dai nitrati o peggio salinizzata, etc. Quasi ipotizzando di una inevitabile reazione o addirittura una vendetta della Natura, una ribellione del terreno nei confronti dell’uomo che avrebbe violentato in ogni modo la terra salentina. Sembra la tanto di moda scienza delle coincidenze deduttive e delle teorie senza dimostrazioni, quella fatta con pezzi di pubblicazioni di altri, alterate e prodotte in altri contesti o continenti, tenuti insieme con spago e tanta, tanta colla, fatta di insinuazioni, paure, luoghi comuni, falsità, verosimiglianze e false certezze”.

Prosegue la nota: “Circa questo articolo ed a proposito di chiacchiere da bar, nei prossimi giorni attendo e mi auguro di comprendere ed avere qualche risposta ai miei tanti interrogativi: Il Direttore ed il capo-redattore della Gazzetta del Mezzogiorno ne erano a conoscenza, erano entrambi in ferie o solo distratti? E’ un cambio di linea editoriale della GDM o solo un deprecabile incidente di percorso? Chissà cosa staranno pensando dell’articolo i giornalisti come Marco Mangano, Tonio Tondo, Daniela Pastore che fin dall’inizio seguono con attenzione e competenza la drammatica evoluzione dell’epidemia? Chissà cosa ne pensano dell’articolo le autorità chiamate ad applicare con grande difficoltà le misure di contrasto al batterio (Regione Puglia, Ministero, Carabinieri Forestali, Servizio Fitosanitario Nazionale e Regionale, etc.)?”

Lo sconcerto è al massimo livello, anche perché questo brutto scivolone non riguarda un giornaletto di periferia, ma una storica testata che vantava un prestigio nazionale, almeno fino a qualche anno fa, prima della grande crisi quasi a rischio di chiusura della testata. Sarà forse per questo effetto della crisi interna al giornale che si arriva a pubblicare di tutto senza alcuna verifica delle fonti?

Intanto, il disagio del mondo scientifico è enorme. Ha superato il limite della decenza. “Chissà – si chiede La Notte – se il giornalista che ha firmato il pezzo conosce il significato delle parole verifica delle fonti, fake news, cherry picking, consenso scientifico internazionale? Ci sarà qualcuno alla Gazzetta del Mezzogiorno realmente consapevole del ruolo e della responsabilità che ha il giornale in questa vicenda soprattutto ai fini dell’efficacia del contenimento dell’epidemia nonché dei danni causati dalla disinformazione?”

La nota continua, senza rinunciare all’ironia: “Nel frattempo, COMPLIMENTI ed un GRAZIE alla Gazzetta del Mezzogiorno per aver alimentato confusione, dato voce a falsità, inculcato dubbi, disinformato, proprio un bel SERVIZIETTO CIVICO, alla faccia delle decine di migliaia di persone danneggiate e dei poveri fessi, uomini ed Istituzioni, che cercano di fare corretta informazione o trovare soluzioni a questo disastro epocale. Dalla Direzione del giornale una dissociazione con chiarimenti oppure delle scuse pubbliche ai lettori sarebbero quantomai opportune. R.S.V.P.”

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