E’ stato un momento molto coinvolgente, l’incontro tra territori olivicoli di tre differenti regioni avvenuto a Verona nell’ambito delle due manifestazioni Vinitaly e Sol&Agrifood. Grande risalto è stato dato alle produzioni olearie a marchio Dop Sardegna, Seggiano e Riviera Ligure. Le presentazioni degli extra vergini sono state a cura dell’oleologo Luigi Caricato, direttore di Olio Officina Food Festival
Il Vinitaly è un appuntamento imperdibile. Ogni anno tutti sono a Verona per gustare le migliori annate dei vini d’Italia e del resto del mondo, ma anche gli oli trovano la propria ubicazione nell’ambito del Sol, il salone dell’olio di oliva di qualità che da quest’anno si presenta come Sol&Agrifood, un pacchetto di due in uno.
L’olio da olive ormai fa notizia, e così anche le degustazioni portano pubblico interessato a scoprire lie identità sensoriali. Sentire i profumi, cogliendone tutte le sfumature, è molto importante. Così a Verona l’oleologo Luigi Caricato, direttore di Olio Officina Food Festival, dopo l’intensa esperienza avviata a gennaio, nell’ambito del festival, con il Progetto Marte +, si ripete e si rilancia anche a Verona. L’occasione, anche in questo caso, è l’annata olearia 2012-2013.
Nell’ambito del progetto trasnfrontaliero è stato possibile degustare gli oli Dop Sardegna unitamente a quelli della Dop Seggiano, per ciò che concerne la Toscana grossetana, e quelli a marchio Dop Riviera Ligure.
Il pubblico che lunedì 8 aprile ha presenziato alle 16.30 in Sala Mantegna, nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera Marte +, già ampiamente presentato in occasione di Olio Officina Food Festival, è stato coinvolto da un’analisi sensoriale che non si è fermata alla sola descrizione degli oli, ma, attraverso le degustazioni guidate e commentate degli oli Dop Sardegna, Dop Riviera Ligure e Dop Seggiano, è stato possibile anche avvertire il valore del territorio e delle sue peculiarità.
La qualità degli oli è frutto di un insieme di fattori, centrale è il lavoro dell’uomo che agisce sulla materia prima. Le piante di olivo sono determinanti, perché il ricco germoplasma varietale fa sempre la differenza. Poi, tutto il resto, è il frutto di una serie di combinazioni che rendono un prodotto di qualità perfino eccellente se l’attenzione prestata in campo e in frantoio sono state esemplari. Gli oli Dop Sardegna, Seggiano e Riviera Ligure selezionati nell’ambito del progetto Marte + hanno fatto la loro bella figura, complici i territori altamente vocati e la capacità di presentare alla degustazione pubblica gli esempi più ragguardevoli. La qualità – lo si è già detto a Olio Officina Food Festival – è il frutto di una sapiente progettualità. Nulla nasce dal caso. La natura da’ buoni frutti, ma ha bisogno del saggio intervento dell’uomo per esprimere i valori dell’eccellenza.
Maria Carla Squeo
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