Festival

Anche ”Eat Parade” a Olio Officina Food Festival

Olio Officina

Il viaggio alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune, compiuto dal giornalista Bruno Gambacorta è diventato un libro e sarà presentato sabato 28 gennaio

L’appuntamento è per sabato 28 gennaio, nella sezione cooking di Olio Officina Food Festival, alle 11.45. Ed ecco intanto per voi la recensione di Enzo Lo Scalzo, di Agorà Ambrosiana.

VIAGGIO NELL’ITALIA DEL BUON CIBO. IN COMPAGNIA DI BRUNO GAMBACORTA

Bruno Gambacorta è giornalista, capitato involontariamente o volontariamente nell’ambiente televisivo, autore autosostenuto di una delle rubriche più seguite del Tg2, quella Eat Parade che tutti i venerdì, da tredici anni, coinvolge il pubblico che la cerca o le capita appresso, ricca di storie e tradizioni “fuori dal comune” dell’enogastronomia italiana.

Nel corso della sua carriera ha raccolto migliaia di interviste, incontrato personaggi tra i più curiosi, interessanti, originali, svelato piccoli-grandi mondi, vissuto passioni. Un patrimonio d’umanità e di cultura condiviso ogni settimana con milioni di telespettatori. A volte, se non molto spesso, i ritmi televisivi limitano le possibilità d’approfondimento, anche se Bruno non ha mai perso un minuto per dedicare l’attenzione a se stesso.

Ecco che per testimoniare in modo più ampio e appropriato le sue esperienze Bruno ha finalmente deciso di fissarle su carta e ne ha scritto un libro, che ha condiviso con sua moglie con la tenace curiosità di approfondire tema per tema. Ripercorrendo la penisola e le isole ha selezionato sulla carta, faticosamente per l’imposizione subita con il limite numerico di 35 fra le tante storie scovate in questi tredici anni di ricerca e di emozioni per le sue trasmissioni.

Ognuna delle regioni italiane è rappresentata almeno con un racconto, con una ricetta, con una scoperta. Quindi si tratta di un libro sull’Italia di oggi in cui il cibo e il vino sono il “taglio giornalistico” con cui offrire uno spaccato della società, quella a volte meno conosciuta, meno glamour e meno strillata, ma di certo non meno importante: sapremo così cosa lega i detenuti di Bollate con i coltivatori di limoni di Sorrento; la storia del Principe collezionista d’arte e gli ex-tossicodipendenti di San Patrignano e Mondo X; quella del docente esperto di formaggi siciliani, del direttore di reti televisive diventato olivicoltore.

Vedremo come cibo e vino, sempre loro, sono ciò che ragazzi appassionati e coraggiosi, con l’aiuto di Don Ciotti e di Libera stanno ricavando dalle terre del sud sequestrate alla mafia. A rischio della loro vita, per una vita migliore. Così come fagioli e peperoni, pecorini e Aglianico sono diventati un fattore d’identità, un baluardo contro l’invadenza dell’oro nero in Basilicata, che negli ultimi decenni invece della delinquenza ha avuto in sorte il petrolio.

In questo libro Bruno Gambacorta ha selezionato una raccolta di ricette – sono più di settanta – tutte firmate, d’autore, alcune semplicissime e folgoranti, altre più complesse e sontuose, per poter apprezzare al meglio i frutti della terra e l’ingegno dell’uomo che li sa trasformare. In alcune sezioni come quella del “Saper fare” descrive un artigianato raffinatissimo come la “mozzarella perfetta” e il culatello verdiano, i salumi di pecora sardi ed i risi del nord Italia.

In altre, come nella sezione “Far sapere”, individua le esperienze più originali e geniali di comunicazione in campo enogastronomico: da “Cantine aperte” ai “Musei del cibo”, dal “Couscous clan” ad “Adotta una pecora”. S’incontra con piacere la testimonianza sulle grandi storie corali come il salvataggio degli ulivi millenari di Puglia o la resistenza civile dei ristoratori aquilani alla morte del loro centro storico.

Sul finire del libro, per dare conto con un’indicazione concreta a chi volesse saperne di più, l’autore ha composto un’appendice per conoscere i protagonisti, i luoghi e i prodotti della nostra Italia migliore, quella legata alla terra e alle tradizioni, a vite fatte di passione e di tanta fatica. E’ la sezione che si è arricchita di richiami tra i più coinvolgenti, tali da meritare uno sviluppo futuro per ciascuno di essi.

L’esperienza mi ha “preso” e “sorpreso”, con incontri inaspettati di grandissimo valore antologico. Ne provo ad elencare alcuni, senza minacciare l’effetto della sorpresa e del piacere della lettura dal primo all’ultimo capitolo e le contemporanee meditazioni con ipotesi di “gusto”!

Il Goloso ordine delle Cesarine merita il richiamo personale ed il ricordo della associazione delle Fornelle ! Le ho abbandonate con la cessazione di protagonismo della mia Delegazione della AIC.

Sono già passati 8 anni, oggi Le Fornelle, così si chiamano le socie di questo club rigorosamente femminile, sono più di 700, sparse in 50 Delegazioni, in tutta Italia ed anche a New York.

Enzo Lo Scalzo


 Bruno Gambacorta, Eat Parade. Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune, Raieri e Vallardi , euro 15,90

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