Festival

Eros nel chiostro. Xilografi che incidono in grande

Olio Officina

Quattordici artisti hanno accettato di dare immagine a questa relazione, affrontandola anche in maniera ironica. Comune è stata l’idea che sia l’eros sia l’olio abbiamo, per loro stessa natura, la capacità di intercedere, di legare e all’opposto di sciogliere

Milano – Si inaugura il 22 gennaio, alle 18.30, al Palazzo delle Stelline, la mostra di grandi xilografie, intitolata Eros nel chiostro, curata da Nicola Dal Falco.

Lo spunto è offerto da Olio Officina Food Festival, il quarto appuntamento del e sul mondo dell’olio, ideato da Luigi Caricato che, quest’anno, ha per tema l’Eros e l’olio.

Quattordici artisti hanno accettato di dare immagine a questa relazione, affrontandola anche in maniera ironica. Comune è stata l’idea che sia l’eros sia l’olio abbiamo, per loro stessa natura, la capacità di intercedere, di legare e all’opposto di sciogliere. Elementi altamente nutritivi, liberi e naturali: il succo stesso della vita l’uno; semplice succo da olive l’altro.

La principale caratteristica della mostra sono le eccezionali dimensioni delle opere che partono da una matrice non inferiore a un metro di larghezza e a due metri di altezza.
Misure capaci di reggere il confronto con le volte e le arcate del Chiostro delle Stelline.

Eros nel chiostro, opere di Vitaliano Angelini, Marina Bindella, Adalberto Borioli, Elisabetta Casella, Nino Crociani, Paolo Dolzan, Paolo Facchinelli, Mirella marini, Marco Mucha, Mariachiaria Pozzi, Luciano Ragozzino, Riccardo Resta, Alessandro Savelli, Pierantonio Verga.

L’immagine di apertura riporta l’opera di Paolo facchinelli, dal tiitolo (Ah!)

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